Napster, malgrado i suoi guai giudiziari che hanno finito per dargli risonanza mondiale, continua a raccogliere utenti. Un successo che sta spingendo i “grandi” dell’informatica a investire in questo campo e a riflettere sul futuro.
Pensare, soprattutto, a come rendere redditizio il settore “peer-to-peer” finora libero e gratuito.
IBM, pioniere nei sistemi di protezione anti-pirateria (grosso problema per l’industria discografica), ha annunciato il lancio di un nuovo software capace di bloccare gli scambi di file musicali su sistemi di tipo peer-to-peer, come Napster.
Questo sistema, chiamato “Electronic Media Management System” (EMMS), si basa su un principio semplice: il file che sarà acquistato e “trattato” con questo software potrà essere ascoltato quante volte si desidera.
Potrà essere trasferito ad altro computer (ad un amico o a un altro utente) ma, in questo caso, potrà essere ascoltato una sola volta e non in versione integrale.
Secondo Scott Burnett, a capo della divisione “Media and Entertainement” di IBM, i sistemi attuali di scambio di file sono destinati a scomparire e il sistema EMMS è destinato a prendere il posto nel campo degli scambi liberi e gratuiti.
Un altro terribile nemico sulla strada di Napster e soci? Estremamente flessibile, il sistema di IBM è stato realizzato per limitare la diffusione di un file dopo la sua acquisizione e per modificare il livello di protezione secondo la posizione geografica dell’acquirente, come nel caso dei DVD.
Una nuova sfida per i pirati informatici, ma anche per tutti quelli che credono e vogliono musica libera e gratuita su Internet.