Il giudice Jed Rakoff, di New York ha sentenziato che MP3.com ha violato in modo “deliberato” i diritti d’autore del gruppo Universal Music. Centinaia di milioni di dollari di multa.
“L’accusato ha deliberatamente infranto i diritti d’autore del querelante (Universal Music)”.
Così ha concluso il giudice in una decisione argomentata su 14 pagine.
La nozione d’azione “deliberata” giocherà un ruolo fondamentale nell’ammontare dei danni e interessi che MP3.com dovrà pagare e che saranno determinati nella fase finale del processo previsto per il novembre 2000.
Il giudice Rakoff, invocando circostanze attenuanti per MP3.com, ha deciso una multa di 25 mila dollari per CD riprodotto dal sito su Internet.
La forbice possibile di danni e interessi va dai 500 ai 150 mila dollari per CD, ha precisato il giudice.
Il numero esatto dei CD contestati (secondo MP3.com sono circa 4.700) deve ancora essere fissato nella fase finale del processo, ha precisato il giudice.
Universal Music, filiale del gruppo canadese Seagram, reclama dal canto suo una multa di 450 milioni di dollari.
Universal Music, infatti, contesta a Mp3.com di aver creato un database su Internet che riunisce decine di migliaia di registrazioni, in violazione dei diritti d’autore.
MP3.com, dal canto suo, ribadisce di aver agito nella massima legalità.
MP3.com ha già negoziato a giugno un accordo amichevole con altre quattro case editrici musicali che avevano sporto denuncia: Sony Music, Time Warner Music, Bertelsmann BMG e EMI.
I termini finanziari di questi accordi non sono stati resi pubblici, ma secondo analisti del settore, MP3.com ha sborsato a ognuno 20 milioni di dollari.