Buonasera, dottore. Sono Accomazzi. Sì, è un po’ che non ci si sente. Tutto bene? La famiglia? I cani? L’amministratore delegato? Perfetto. Sì, esatto, la chiamo dopo aver ricevuto la notizia che suo cugino — a cui lei aveva affidato il restyling del sito — ha deciso di andare in Australia a fare il cameriere. Bisognerà trovare un’altra soluzione. Fortunatamente noi abbiamo a vostra disposizione una selezione di web designer molto preparati, e volevo appunto suggerire…
Ah, dica, dica.
Certo, io ho molto rispetto per il fatto che lei naviga il web nel tempo libero da quasi dieci anni… <sottovoce> e probabilmente conosce YouPorn a menadito, anche se verrebbe piuttosto voglia di menzionare parti del corpo che non sono il dito… </sottovoce>. Ahem. Però tenga presente che saper usare non significa necessariamente saper fare. Anche se le do perfettamente ragione se lei mi dice che la sostanza è più importante della forma.
Vede, dottore, da anni sento ripetere che il web design è morto. Una solfa cominciata alla fine degli anni novanta quando si sono inventati i primi programmi per scrivere (male) pagine web senza necessariamente conoscere lo HTML, poi continuata quando WordPress e succedanei si sono diffusi. Anche se le do perfettamente ragione se lei mi dice che oggi esistono temi grafici pronti per l’uso e acquistabili per pochi spiccioli.
Io mi limito a ricordarle che un sito su misura è un sito superiore, sempre. Mettiamola così: se la forma deve seguire la sostanza, non le pare che il sito vada disegnato in funzione dei contenuti che voi volete piazzarci, e non il contrario? Sì, costa di più, ma il webdesigner immaginerà la navigazione sul vostro sito posizionando gli elementi in un wireframe, farà più proposte e voi ne potrete scegliere una e discuterla, produrrà uno HTML su misura verificandolo con tutti i browser più recenti, curerà che l’indicizzazione sui motori di ricerca funzioni come serve a voi.
Ah ah, ma certo, facciamo come dice lei. Mica l’ho sposato, il webdesigner, si figuri. Va bene. Tante care cose, a presto.
Clic.
Sospiro.
Paolo? Intanto che io mando un post ad Apogeonline — e se non me lo prendono a un altro sito che conosco — vai sul nostro sito, sezione portfolio, e togli il link verso il sito del dottore. No, è che mi vergogno per lui.