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Mitnick svela IL segreto degli hacker

08 Marzo 2000

Mitnick svela IL segreto degli hacker

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Kevin Mitnick ha tenuto un'audizione ai senatori della Commissione per gli affari governativi spiegando loro come si "entra" nei supersistemi delle grandi aziende

“È la gente e non le macchine che costituiscono l’anello debole del sistema”.
Questo il succo dell’audizione di Kevin Mitnick di fronte agli sbalorditi senatori americani che lo avevano convocato per un’audizione sui temi della sicurezza informatica, dopo i ripetuti attacchi a siti prestigiosi come Yahoo! e Amazon.

Kevin Mitnick, 36 anni, definito il più grande pirata informatico, è uscito di galera dopo 5 anni e con il divieto di esercitare una professione che implichi l’uso di un computer.
A lui, attualmente disoccupato, è toccato spiegare ai senatori della Commissione per gli affari governativi come si “entra” dentro i sistemi superprotetti delle grandi aziende.

Mitnick ha spiegato come sia stato facile spingere gli impiegati delle grandi aziende come Motorola e Nokia, a divulgare le “chiavi” per raggiungere informazioni preziose. E ha aggiunto che “riuscivo talmente bene in questa forma di attacco, che raramente ho fatto ricorso ad attacchi informatici”.

Una delusione per chi si aspettava, come nei film, che nel buio della sua stanzetta lanciasse chissà quale arma software per polverizzare le difese delle grandi multinazionali.

Proseguendo nel suo ragionamento, Mitnick ha dichiarato che le imprese, per la semplice ragione che gli impiegati si lasciano scappare le password, “possono anche spendere milioni di dollari (per rinforzare la sicurezza dei loro sistemi informatici), ma sono soldi buttati”.

Il re degli hacker, insiste molto sulla formazione degli impiegati governativi e del privato. E trova appoggio in una cassetta video su un pirata nell’atto di abbindolare una persona per ottenere il codice d’accesso a un sistema informatico.
Come questo pirata, gente determinata o anche stati stranieri con buone risorse possono
trovare un modo per accedere ai sistemi, ha avvertito Mitnick.

La sicurezza del computer – ha sottolineato infine l’hacker ai senatori, con una frase inquietante – è come mettere un chiavistello a una porta, “se qualcuno vuole veramente entrare, può farlo dalla finestra”.

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