Android è la terza piattaforma tecnologica a raggiungere un miliardo di utenti, dopo Windows e Facebook, come ci informa Horace Dediu di Asymco. Nella metà del tempo di Facebook e infinitamente più veloce di Windows.
Il traguardo è importante perché testimonia una forza intrinseca che trascende qualunque mossa del marketing e la possibilità di basarsi sull’effetto rete, che tende a rafforzare la piattaforma per il solo fatto di essere diffusa. Chi ha comprato Windows nel passato perché tutto intorno vedeva gente usare Windows ne ha fatto esperienza. Il caso del sistema operativo Microsoft rimane tuttavia peculiare per i suoi tempi lunghissimi:
Se definiamo la corsa al miliardo nell’ambito di un limite di tempo di dieci anni, Windows non rientra nei requisiti e Android è in effetti la seconda piattaforma a centrare l’obiettivo.
Gli affascinanti grafici di Dediu raccontano che per il 2013 non vedremo altre aggiunte alla classifica. L’anno prossimo dovrebbe arrivare al miliardo iOS, stimato in 600 milioni di pezzi venduti a fine giugno e presumibilmente destinato a scalare gli ottocento milioni per fine 2013.
Chi altri? Nokia Symbian e iPod sono l’uno a fine vita e l’altro in parabola discendente. iTunes contava a giugno 575 milioni di account, ma è assolutamente improbabile che possa quasi raddoppiare da qui a quindici mesi. BlackBerry – e siamo precipitati attorno ai duecento milioni – è in crisi e si prospetta la vendita dell’azienda. Tutto il resto, dai videogiochi a Windows Phone, si dimostra incapace di sfondare il muro dei cento milioni oppure è ben lontano dal raggiungerlo.
Il miliardo di utilizzatori non è cosa da tutti, anzi. Definisce il successo di un’attività commerciale in modo impressionante e indiscutibile e trasmette a livello di analisi una suggestione che va oltre il banale dato numerico.