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Microsoft: per un giudice è l’azienda stronca-gambe della concorrenza

10 Dicembre 2002

Microsoft: per un giudice è l’azienda stronca-gambe della concorrenza

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Microsoft è l’azienda “stronca-gambe” della concorrenza. In sintesi è questa la dichiarazione di un giudice americano sul leader mondiale del software. Il giudice ha espresso l’opinione durante la causa che …

Microsoft è l’azienda “stronca-gambe” della concorrenza. In sintesi è questa la dichiarazione di un giudice americano sul leader mondiale del software.

Il giudice ha espresso l’opinione durante la causa che oppone Sun Microsystems alla Microsoft, comparando il comportamento della creatura di Bill Gates a quello di Tonya Harding.

Il caso è di qualche anno fa e ha visto come protagoniste due delle più grandi pattinatrici americane. In sintesi, la Harding gelosa della bravura della sua rivale Nancy Kerrigan aveva preparato un’imboscata con l’intenzione di spaccarle una gamba per impedirle di partecipare a una competizione.

Ecco, secondo il giudice Frederick Motz, citato dalla AP, il comportamento di Microsoft è simile a quello della pattinatrice gelosa.

La frase è stata detta ad alta voce dal giudice mentre gli avvocati delle parti in causa presentavano la loro arringhe finali dopo tre giorni di udienza. Sun nella sua argomentazione chiedeva che Microsoft fosse obbligata a includere la versione più recente del linguaggio di programmazione Java in Windows.

Secondo la AP, il giudice dopo aver dichiarato che la Kerrigan è stata la pattinatrice migliore ha aggiunto: “Nancy Kerrigan è stata privata dell’opportunità di partecipare alla competizione su due gambe sane”.
Per il giudice Motz, esiste un “valore sociale” nel poter partecipare equamente in un mercato non distorto da un concorrente.

“Il capitalismo consiste nel fare soldi – spiega così il giudice la sua versione del liberismo, dando uno schiaffo morale a Microsoft – ma consiste anche in altre cose. È anche una questione di fierezza del suo prodotto”.

Il giudice, poi, ha più volte parlato del “valore intangibile” del poter concorrere in un ambiente che non sia distorto da un concorrente.

Dopo la sentenza di approvazione dell’accordo amichevole tra il governo e Microsoft, Sun aveva dichiarato che avrebbe continuato la sua azione in tribunale contro il gigante di Redmond.
Questa, non è che una delle quattro cause anti-trust seguite a quella del dipartimento di Giustizia.

Non si sa quando il giudice Motz darà la sentenza sul caso Sun-Microsoft. All’azienda di Redmond non rimane che il rammarico di non essere giudicata con leggi italiane: avrebbe potuto chiedere lo spostamento per legittimo sospetto.

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