La decisione della software house dovrebbe soddisfare le richieste dei clienti che utilizzano Windows CE in diversi terminali elettronici, dai distributori di banconote ai telefoni cellulari.
L’inversione di rotta di Microsoft arriva in un momento delicato. La guerra di mercato con Linux, che può funzionare praticamente su qualsiasi tipo di apparecchiatura, si fa sempre più dura. Fino a oggi, solo alcuni clienti di Microsoft – in genere governi e
università – avevano accesso al codice sorgente. D’ora in poi, tutti coloro che utilizzeranno la nuova versione di Windows CE – la 5.0, la cui uscita è prevista il 9 luglio – potranno accedervi liberamente.
“Concretamente – ha dichiarato Ya-qin Zhang, vicepresidente della divisione prodotti mobili e imbarcati di Microsoft – ciò permetterà a tutti i partner, titolari di una licenza, di innovare e di distinguersi dalla concorrenza, conservando le modifiche apportate senza avere bisogno di una qualunque autorizzazione”.
Si possono fare diverse supposizioni sui motivi che hanno spinto Microsoft ad aprire – anche se in modo parziale – il codice sorgente di Windows CE, versione “alleggerita” del proprio sistema operativo prevalentemente ai terminali mobili. Una sola di queste supposizioni, però, appare veramente convincente: Linux e il mondo del software aperto fa veramente paura al gigante di Redmond.
La domanda a questo punto è: fin dove è disposta ad arrivare Microsoft? O per meglio dire: queste aperture parziali, saranno un rimedio sufficiente a contrastare l’avanzata di Linux?