Come il futuro cambierà casa, scuola, automobile, viaggio, salute, oggetti, la nostra quotidianità. Ecco i temi cari a tutti gli amanti dei “Mercoledì al Future Centre”, incontri-dibattiti curati da Roberto Saracco e Salvatore Romagnolo, ormai ripresi a pieno regime dopo la pausa estiva.
L’appuntamento con i “Mercoledì al Future Centre”, a ingresso libero, è nel cuore di Venezia, a due passi dal Ponte di Rialto, in San Marco 4826, Campo San Salvador, mercoledì 24 novembre prossimo. Tema del giorno:
Nanotecnologie, bio-elettronica, buon senso, complessità
24 novembre 2004, ore 18.00
Il futuro prossimo inizia a prendere forma portando a grosse novità grazie a tre settori tecnologici che stanno facendo enormi progressi in questi anni. Le nanotecnologie permettono di realizzare sistemi che non solo possono operare in spazi piccolissimi, fornire prestazioni inimmaginabili per un artefatto (ma normali per un essere vivente): consumano anche pochissima energia e, cosa sorprendente, si fabbricano da sole…
Le bio-tecnologie creano un ponte diretto tra noi e l’ambiente circostante aumentando le possibilità di interazione e di intervento con applicazioni in moltissimi settori, da quello ovvio della medicina al miglioramento della guida di un veicolo, al miglioramento della capacità di imparare. Il buon senso diventa una scienza dopo avere riconosciuto che l’intelligenza artificiale di cui si cercava di dotare i computer ha raggiunto un binario morto. Sviluppi in questo settore permettono di semplificare enormemente le interazioni che abbiamo con le macchine rendendole molto più utili e…intelligenti.
Le cose semplici se osservate attentamente si rivelano complesse. La comprensione di come sfruttare la complessità rendendola semplice apre nuovi orizzonti dalla comprensione della economia alle reti di telecomunicazioni. Il futuro sarà semplice nella misura in cui saremo capaci di sfruttare la complessità.