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Matrix Reloaded in IMAX DMR

14 Luglio 2003

Matrix Reloaded in IMAX DMR

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I Nomadi della Rete si sono dati appuntamento a Londra venerdì 4 luglio per la prima europea di Matrix Reloaded rimasterizzata in versione IMAX DMR. Un evento che non ha assolutamente disatteso le pretese degli esigenti fan di questa nuova tecnologia

È l’inizio di una rivoluzione che avrà il suo culmine proprio con “Matrix Revolution”, atteso per il prossimo novembre. Per la prima volta, infatti, il 5 novembre 2003 un film Hollywoodiano verrà proiettato nelle normali sale cinematografiche e contemporaneamente lanciato nei 230 teatri IMAX esistenti al mondo in 32 differenti nazioni.

Ma che cos’è l’IMAX e cosa c’entrano hackers e nomadi informatici in tutto questo?

Cominciamo con una nota di colore, con sentito dispiacere, non troppo patriottica: nella lista dei duecentotrenta teatri IMAX esistenti al mondo, non risulta ad oggi alcuna installazione “certificata” nel paese della “pizza e mandolino” (ma a Londra in questi giorni si parlava d’Italia e italiani per altri motivi): ci superano Malta e il Sudafrica, Singapore e la caliente Spagna.

La tecnologia IMAX non è certamente un ritrovato degli ultimi dieci anni, anzi, l’IMAX Corporation, società di origine canadese, ha ben 36 anni di vita essendo stata fondata nel 1967.
L’IMAX è un particolare sistema di ripresa cinematografica che prevede una pellicola in formato 15/70 mm anziché i classici 35mm di cui siamo fruitori da decine di anni senza grandi “strappi” tecnologici.

Trovarsi in un teatro Imax significa avere di fronte uno schermo a volte alto fino a 40 metri, spesso di forma semisferica o cilindrica, immersi in un sistema di diffusione sonora digitale della potenza di 12.000 watt. Gli italiani in vacanza all’estero possono aver gustato – spesso senza saperlo – questa tecnologia, ad esempio nei vari parchi Disney (Parigi, Florida, California, Giappone): un altro esempio conosciuto da molti è la Gèode della Villette presso Parigi)

Il fenomeno IMAX è esploso a livello mondiale solamente negli ultimi 4-5 anni per una concomitanza di fattori:

  • La proiezione cinematografica classica, in termini qualitativi, non è stata messa in difficoltà da quella casalinga, fino all’introduzione del Dvd, che hanno reso il livello qualitativo delle proiezioni domestiche estremamente più elevato rispetto al sistema Vhs; con ulteriori possibilità di miglioramento nei prossimi anni grazie ai sistemi ad alta definizione già in commercio a livello di massa negli Stati Uniti e in Giappone
  • La tecnologia IMAX, che fino al decennio precedente poteva vantare rispetto alla proiezione cinematografica ordinaria una maggiore qualità nell’immagine e una maggiore dimensione dello schermo, ha effettuato un salto qualitativo nel corso degli ultimi 5 anni grazie all’introduzione della TRIDIMENSIONALITA’.

Nonostante i due fattori sopra indicati abbiano modificato lo scenario degli ultimi 5 anni, la tecnologia IMAX, fino a due o tre anni fa, era fruibile perlopiù presso musei o centri di innovazione tecnologica essendo la proiezione spesso limitata a documentari scientifici della durata di 20-40 minuti.

Il grande salto di qualità si è avuto proprio negli ultimi due anni con lo sviluppo di due ulteriori passaggi:

  • La creazione di veri e propri film per il formato IMAX ha per la prima volta attratto un pubblico differente da quello “selezionato” degli amanti dei documentari scientifici
  • Infine, la vera “Killer Application” che potrebbe rivoluzionare nel giro di pochissimi anni l’intero mondo del cinema: un sofisticatissimo sistema software ideato sempre dalla Imax Corp. che permette la rimasterizzazione digitale degli ordinari film ripresi in 35mm. Significa che da oggi, qualsiasi film 35 mm è virtualmente rimasterizzabilie e fruibile presso un IMAX.

Per lanciare a livello planetario la nuova tecnologia DMR (Digital Re-Mastering) la IMAX ha scelto proprio Matrix Reloaded come “cavallo di battaglia”, rilasciando la versione DMR a pochissimi giorni dalla versione classica. È il risultato di un accordo tra IMAX e Warner Bros Pictures che (con Disney) da anni crede nello sviluppo del cinema in questa direzione. Per il mercato statunitense il lancio è avvenuto il 6 giugno.

In Europa la versione IMAX di Matrix Reloaded è stata resa disponibile in due soli teatri: l’Imax di Londra e quello di Berlino. L’inaugurazione dell’evento londinese, avvenuta il 4 luglio, ha visto la proiezione presso il BFI London IMAX. Il “teatro” da 477 posti (inaugurato nel 1999), è stato preso d’assaltato dai fan di Matrix e della nuova tecnologia DMR fin dal primo giorno.

Qui entrano in gioco i nostri nomadi “hacker e informatici”. Il target potenziale di spettatori per la prima è stato selezionato attentamente: prenotazione e acquisto dell’evento via Internet per un pubblico amante di un genere cinematografico specifico, con uno stile di vita nomad-wireless always-on, avvezzo alle nuove tecnologie e novità in genere, il tutto farcito con la gadgetteria wireless rappresentata dal nuovissimo telefono cellulare utilizzato dai nostri eroi in Matrix e bellamente esposto in prova presso l’Imax londinese.

Le prime voci di successo dell’operazione giungono dagli Stati Uniti dove nella sola prima settimana del lancio di Matrix Reloaded in versione IMAX le sale interessate hanno presentato un incasso medio giornaliero di 17.950 dollari contro i 2.000 dollari incassati sempre in media nelle sale tradizionali nel corso dalla prima settimana di proiezione. Il visibile e personalmente constatato successo dei primi giorni a Londra, fa pensare che il fenomeno possa essere globale.

Il titolo IMAX quotato sul Nasdaq di New York è in questi giorni schizzato alle stelle passando dai 5 dollari del mese di maggio in cui venne annunciato il lancio, agli attuali 9 dollari e 50 con un incremento di circa il 90%.

A questo punto per i cyber nomadi, fan di Matrix e delle proiezioni IMAX non rimane che attendere il 5 novembre 2003 con la speranza di essere meno “nomadi” potendo gustare anche nel Bel Paese un giorno tale tecnologia.

Si veda anche: Viaggio al Centro della Terra di Pietro Gentile: Un CyberKiwi in 3D

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