In Europa mancano 1,9 milioni di specialisti per l’ingegneria dell’informazione, delle telecomunicazioni e del business. È quanto emerge da uno studio della tedesca Bitkom, la federazione tedesca delle telecom e dei nuovi media.
Una mancanza che andrà peggiorando nel 2003, quando la penuria di specializzati nel settore dell’ICT arriverà a quota 3,8 milioni.
Una mancanza che tocca tutti, clienti e fornitori.
Dopo una panoramica europea, lo studio si rivolge alla Germania, sottolineando che nel paese mancano 444 mila specializzati, una cifra che toccherà i 723 mila nel 2003.
Che fare? Serve una drastica riforma del sistema della formazione, che in Germania sta ottenendo qualche risultato, ma troppo lentamente per poter seguire i movimenti del mercato del lavoro nel settore.
Questo porta, ogni anno, alla perdita di molti posti di lavoro non coperti e ad un rallentamento dell’innovazione tecnologica.
Nel 2000, la domanda nell’ovest europeo di lavoratori qualificati è stata di 14,5 milioni, di cui 10,4 milioni (pari al 72 %) riguardava le tecnologie “classiche” dell’informazione, come programmatori, specialisti di reti e consulenti.
Di questi, circa 2,8 milioni riguardavano offerte di lavoro nel settore dell’e-commerce. Malgrado questo, il 13 % delle offerte (1,87 milioni) sono rimaste inevase.
Un’offerta che nel 2003 arriverà a 22 milioni di posti di lavoro, dei quali circa il 18 % non troverà acquirente.