Che cosa possiamo fare insieme che non possiamo fare da soli? è il motto che ha accomunato imprenditori, disoccupati, professionisti, assessori, casalinghe e semplici cittadini, nonché rappresentanti di associazioni varie, in una cittadina che dovremmo conoscere meglio, perché ha dato istruzione nel periodo dell’adolescenza all’attuale guru di Arduino: Massimo Banzi. Diplomatosi proprio all’ITIS Fermi della città di Desio, provincia di Monza e Brianza.
Forse facendo tesoro delle suggestioni che il mondo maker ispira in tutti i settori: la giunta comunale, un gruppo di associazioni e una società specializzata nella conduzione di progetti sociali hanno dato il via a MIND, Mettiamo Insieme i Nostri Destini, fucina di opportunità dove un centinaio di cittadini ha portato idee e voglia di fare in condivisione.
Oggi i progetti in nuce sono una ventina, tra i quali anche un Makers e territorio che vorrebbe rivalutare vecchi luoghi del sapere e del vivere arricchendoli di spazi di educazione informale hands-on, in tanti settori tecnologici e scientifici, soprattutto per ragazzi e adulti desiderosi di mantenersi aggiornati.
Perché maker lo siamo già potenzialmente, come ha sempre affermato uno degli iniziatori del movimento, Dale Dougherty, in un famoso intervento cui vale sempre la pena dare un’occhiata di ripasso:
Ho un’idea piuttosto semplice, che vi ripeterò ancora e ancora fino a quando ci crederete, ed è che noi tutti siamo maker, dei creatori. Lo credo davvero. Siamo tutti maker. Siamo nati maker. Abbiamo questa capacità di creare cose, di “afferrare” cose con le mani.
Che cosa manca? Chi ci creda al punto da mettersi in gioco per contribuire ai progetti nei loro aspetti finanziari ed economici. C’è qualcuno? Batta un colpo, Desio l’aspetta.