La musica non è morta, recitano le cronache che un po’ semplificano eppure raccontano di come – a margine della crisi delle major discografiche e dei modelli tradizionali dell’industria musicale – mai come oggi gira e si ascolta così tanta musica. La musica non è morta, anche grazie alla internet più o meno sociale che ha messo in circolo nuove idee e creatività più o meno a basso costo. Anzi è viva e vegeta e lotta insieme a MySpace (che ha dato una piattaforma di visibilità a ampio spettro e facile accesso), YouTube (che sta mettendo in crisi la Tv musicale classica, quella fatta di videoclip), Last.fm (che prima di altri ha permesso a chi ascolta musica simile di incontrarsi). Sullo sfondo c’è un giornalismo musicale “tradizionale” che si è lasciato “scippare” dal Web il racconto dei nuovi fenomeni musicali e una blogosfera più o meno amatoriale un po’ litigiosa ma piena di fermento. Di questo e parliamo con Andrea Girolami, responsabile musicale del canale Qoob.Tv, giornalista di Rumore e ideatore di Pronti Al Peggio su Vitaminic – progetto editorale di programma musicale su web, con tanto di rubriche, live e interviste.
Articoli segnalati e risorse:
- La musica non è finita (si cita la ricerca Afi, Associazione etichette discografiche indipendenti su “i Giovani e la musica online” – Marco Molendini, Il Messaggero, 13 dicembre 2008)
- Pronti Al Peggio, il format di web-tv musicale di Andrea Girolami e IRagazzidellaprateria, su Vitaminic.it
- La Blogoteque, videoblog musicale francese