Si apre oggi al Moscone Center di San Francisco l’edizione 2000 del MacWorld Expo versione West Coast. Stavolta gli esperti si aspettano il superamento del record di pubblico, finora fissato alle 76.000 presenze registrate nel 1997 (l’anno scorso sono state di poco inferiori alle 70.000). Intanto, un primo record è stato già stato messo a segno: 500 le aziende presenti, 50 in più rispetto al 1999. Di queste il 75 per cento presenteranno prodotti completamente nuovi, il 40 per cento dei quali riguarderà il software.
Previsto per mercoledì l’intervento di Steve Jobs, per la sesta volta consecutiva chiamato a svelare al MacWorld Expo i segreti di casa Apple. Dopo il boom delle “consumer machine” dello scorso anno, iMac e iBook, stavolta gli esperti giurano sull’annuncio dei nuovi Powerbook mirati alla piccola e media imprenditoria. Insieme ai nuovi super-potenti G-4, al sistema operativo più stabile (Mac OS9) e alle versioni ripulite di software essenziali quali Microsoft Office, le nuove macchine potrebbero finalmente aprire alla Apple le porte del grande mondo delle corporation. Un mercato che, precisano gli analisti vicini all’azienda di Cupertino, oggi vanta un fatturato di 40 miliardi di dollari annuali e che si affiancherebbe al sempre più netto spazio conquistato dai Mac nell’ambito didattico e multimediale. Non a caso, a fronte del tutto i titoli Apple hanno registrato sensibili rialzi: dai 60-70 dollari degli ultimi sei mesi, nei giorni scorsi si è passati ad oltre 100 dollari per azione.