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m-commerce: dubbi negli Stati Uniti, entusiasmo in Europa

01 Marzo 2000

m-commerce: dubbi negli Stati Uniti, entusiasmo in Europa

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L’Europa sembra molto eccitata dal nuovo orizzonte del commercio elettronico e egli accordi tra multinazionali si moltiplicano sul nostro territorio. Gli Stati Uniti sembrano invece in una situazione di attesa, …

L’Europa sembra molto eccitata dal nuovo orizzonte del commercio elettronico e egli accordi tra multinazionali si moltiplicano sul nostro territorio. Gli Stati Uniti sembrano invece in una situazione di attesa, anche se i dispositivi wireless per connettersi alla rete, soprattutto negli states, stanno diventando la nuova tendenza dei mercati e la nuova moda per i consumatori. Secondo gli analisti però, i telefonini web-enabled (forniti di Wireless Application Protocol) non penetreranno il mercato prima del 2001.

L’incertezza di questi sistemi è anche indicata nelle dimensioni del display che non permette di visualizzare agevolmente i cataloghi dei prodotti. I contenuti di questi dispositivi andranno quindi totalmente riformulati e l’interfaccia dovrà essere reinventata da zero. Infine ancora due questioni frenano gli entusiasmi d’oltreoceano: i sistemi di pagamento e soprattutto il timore di nuove forme di spam, cioè di wireless spam.

Lo spam in effetti è un fenomeno molto più americano che europeo: qui ne subiamo molto poco e non ne conosciamo realmente le insopportabili implicazioni.
In USA inoltre la tecnologia delle smart card, che potrebbe giocare un ruolo importante per il m-commerce, non ha mai preso piede veramente, mentre in Europa è molto diffusa in diversi settori e in primo luogo in quello della telefonia mobile.

Ma vediamo gli accordi che, solo in questi giorni, si sono stretti sul tema del commercio wireless. BarPoint.com con Motorola, Smith-Graden & Assocoiates (compagnia che produce software per transazioni) con Hewlett Packatrd, Nokia e Nordstrom. Motorola ha siglato accordi anche con 19 Internet Content Provider per l’offerta di contenuti sui telefoni cellulari.

Tra questi 19 content provider ci sono nomi del calibro di Amazon (il sito inglese), Sports.com e Reuters. L’obiettivo è quello di arrivare a coinvolgere 500 content provider importanti. Nelle scorse settimane Motorola ha inoltre stretto accordi con Trinitech (tecnologia virtual credit card) e si è parlato di un motore di ricerca wap studiato da Lycos per la Omnitel. Amazon inglese ha inoltre presentato, con la Nokia, il primo servizio di consultazione e acquisto di prodotti attraverso il telefonino in Inghilterra.

Secondo Yankee Group gli Internet enabled smart phones raggiungeranno 48 milioni di utenti nel mondo nel 2002 e 204 milioni nel 2005. Motorola, che promette tutti suoi telefonini abilitati al wap entro la fine dell’anno, prevede che più della metà delle connessioni a Internet avverranno via dispositivi wireless entro il 2003.

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