Scopo dell’indagine è quello di verificare se esiste una vera concorrenza in questo settore, all’interno dell’Unione europea. Le tariffe imposte ai collegamenti cellulari su una rete estera, infatti, sono molto più elevate, rispetto alle tariffe delle chiamate locali. Se dovessero venire riscontrate delle irregolarità, agli operatori potrebbe venire imposto un controllo dei prezzi o altri obblighi per riequilibrare il mercato.
“Sia che si viaggi per piacere, sia che ci si sposti per affari, molti di noi hanno avuto una sorpresa sgradevole al rientro, quando è arrivata la bolletta”, ha dichiarato il Commissario europeo ai Media e alla Società dell’Informazione Viviane Reding in un comunicato. “Spero che questa iniziativa aiuti a identificare i problemi di concorrenza esistenti nei 25 Stati membri, portando alla risoluzione della questione in tempi rapidi”.
L’indagine è complementare rispetto a quella già aperta dall’Unione Europea nei confronti degli operatori britannici Vodafone e mmO2, sulle tariffe di roaming applicate, ritenute esageratamente elevate.
L’European Regulators Group (ERG), un organismo che raccoglie le autorità nazionali garanti delle telecomunicazioni, ha già inviato un questionario agli operatori del settore dei venticinque Stati membri; i risultati dell’indagine saranno resi noti nel primo semestre 2005.
“La nostra impressione è che vi sia un problema. Abbiamo la sensazione che la libera concorrenza non sia presente ovunque allo stesso modo”, ha dichiarato alla stampa Martin Selmayr, portavoce di Reding.