La Commissione Europea ha aperto un’inchiesta sulle tariffe di roaming applicate dai gestori telefonici all’interno dell’Unione, indagando per ora su cinque operatori inglesi e quattro tedeschi. Lo ha fatto sapere l’Autorità per la concorrenza dell’Unione, che vuole capire se i gestori europei abbiano o meno instaurato un cartello sui prezzi del roaming, in contrasto con le norme antitrust. Secondo la commissione, i gestori potrebbero essersi accordati per mantenere alte le tariffe di roaming senza farsi reciproca concorrenza e livellando i prezzi verso l’alto. Tra gli indagati, Orange, Deutsche Telekom e Vodafone, che controlla in Italia Vodafone. Le tariffe di roaming dei maggiori gestori italiani sono state al centro del nostro Punto Settimanale nelle scorse settimane. L’Unione Europea ha riscontrato “significativi problemi” nel corso dell’indagine esplorativa, per cui ha deciso di aprire un’indagine su Germania e Regno Unito, ma nei prossimi giorni altri paesi potrebbero essere aggiunti alla lista degli indagati. Il portavoce dell’Autorità per la concorrenza, Tscherny, ha dichiarato: “Abbiamo scoperto poca trasparenza sulle tariffe, che non sembrano legate ai costi. Vogliamo verificare se è davvero così: le compagnie potrebbero aver fissato illegalmente i prezzi con comportamenti collusivi”. L’unico commento degli operatori: si tratta di controlli di routine e c’è la massima collaborazione con gli investigatori

13 Luglio 2001
L’UE indaga sui costi del roaming europeo
La Commissione Europea ha aperto un’inchiesta sulle tariffe di roaming applicate dai gestori telefonici all’interno dell’Unione, indagando per ora su cinque operatori inglesi e quattro tedeschi. Lo ha fatto sapere …