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Lotta alle scommesse illegali online

13 Dicembre 2005

Lotta alle scommesse illegali online

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Condannata la società maltese Computed Aided Technologies, stessa sorte per la sua filiale Bell Med. I due provider ospitavano un sito Internet dedito alle scommesse ippiche online

Con un’ordinanza del 2 novembre scorso, il Tribunal de grande instance di Parigi ha condannato due provider di diritto maltese – che ospitavano il sito di scommesse ippiche online Zeturf.com – a rendere inaccessibile il sito, sino a che continuerà a esercitare quell’attività.

La contrarietà all’ordinamento francese risiede nell’attività svolta dal sito in questione: scommesse su corse di cavalli, rivolte al pubblico francese. Il settore dei giochi, delle lotterie e, appunto, delle scommesse in Francia è assoggettato a un regime di monopolio. L’unico ente autorizzato a raccogliere le scommesse ippiche è il Pari Mutuel Urbain (PMU)

L’8 luglio scorso il PMU aveva già ottenuto, dal medesimo tribunale, la chiusura della società, di diritto maltese, proprietaria di Zeturf.com.

La soccombente ha reagito alla pronuncia proponendo appello e, al tempo stesso, iniziando il suo “pellegrinaggio” da un provider all’altro.

In questo modo l’obiettivo perseguito dal giudice francese è stato posto nel nulla. Il monopolio è stato violato grazie ad un semplice escamotage: appoggiarsi ad altri siti per continuare a offrire il servizio contestato.

Il PMU ha, così, deciso di contrattaccare, agendo contro i provider che ospitavano Zeturf.com e che avevano rifiutato di oscurare spontaneamente il sito in questione. Questi sono stati condannati anche a pagare una multa di 1.500 euro per ogni giorno di ritardo nell’oscuramento, oltre a risarcire 30.000 euro al PMU.

Al momento, è in corso il giudizio di appello proposto da Zeturf. La prima udienza si è tenuta nei giorni scorsi. Contemporaneamente, sia i provider maltesi che Zeturf hanno fatto ricorso alla Commissione Europea, contestando la violazione, da parte dell’ordinamento francese, del principio comunitario della libera prestazione di servizi. La giurisprudenza formatasi finora in materia, è a loro favore.

La Commissione Europea, intanto, ha già avviato consultazioni con gli Stati membri per giungere, entro giugno 2006, alla redazione di un rapporto, con l’obiettivo di armonizzare le regolamentazioni dei diversi Paesi entro il 2010.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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