Dopo Stati Uniti ed Europa, anche l’ONU si vuole battere contro il “digital divide” e fissa l’obiettivo del 2004 per l’Internet universale.
In un rapporto, l’organizzazione prevede la creazione di un fondo di 500 milioni di dollari per permettere ai paesi in via di sviluppo di accedere a Internet.
Entro quattro anni, dunque, gli esperti stimano che sia possibile una “connessione universale” che – precisa Chuck Lancaster, consulente delle Nazioni Unite e ispiratore del rapporto – non significa un computer in ogni casa, ma un accesso a Internet possibile in tutte le parti del globo, nelle scuole, istituzioni, ecc.
Con questo scopo, verrà realizzato un piano d’azione strategico per lo sviluppo delle nuove tecnologie.
Verrà nominato un corpo internazionale d’esperti fuori dall’ONU e appoggeranno il progetto sovvenzioni esterne.
Chuck Lancaster ha anche insistito sul fatto che le iniziative locali saranno molto importanti per lo sviluppo di Internet.
Il rapporto sarà esaminato durante il summit dei G8 a Okinawa il mese prossimo.
Parallelamente, l’Università delle Nazioni Unite lavorerà sulla creazione di un software di traduzione che renderà il Web accessibile a tutti, non importa quale sia la lingua.
Per saperne di più andate all’indirizzo
http://www.un.org/News/briefings/docs/2000/20000619.infotechbrf.doc.html