Invece questo gioco è diverso. “Food Force”, questo il titolo, è infatti presentato dal Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite e l’obiettivo è, in realtà, di nutrire il maggior numero di persone possibile.
L’agenzia dell’ONU spera che questo videogame, nel quale i giocatori dirigono operatori umanitari che provano ad aiutare i più poveri, permetterà di informare i bambini sulla difficoltà di fornire un aiuto alimentare a coloro che hanno fame, in particolare nelle zone di conflitto.
“Ci sono tanti genitori che si lamentano della violenza gratuita e del sangue a cui i loro bambini sono così spesso esposti nei videogiochi. Questa vuole essere un’alternativa divertente e costruttiva d’azione”, ha dichiarato Neil Gallagher, portavoce del PAM, in occasione del lancio del gioco.
“Food Force” propone ai giocatori di provare a fare giungere gli aiuti alimentari su un’isola immaginaria, Sehylan, devastata dalla guerra. Si tratta di trovare le popolazioni affamate, scaricare i prodotti alimentari con l’aiuto di un elicottero e organizzare progetti agricoli per il futuro. Tutto ciò stando attenti alle forze ostili all’opera sull’isola.
“Per comunicare con i figli, oggi, occorre servirsi delle tecnologie più recenti – afferma Gallagher -. Food Force susciterà l’interesse dei bambini e farà loro comprendere cos’è la fame, una piaga che uccide più gente dell’AIDS, della malaria e della tubercolosi messi insieme”.
Il gioco, utilizzabile su PC, può essere scaricato gratuitamente dal sito Food-force.com.