Un sondaggio condotto dalla Rutgers University rivela che meno della metà delle classi meno agiate hanno accesso a un PC a casa o al lavoro, rispetto al 76 per cento del restante personale. Un altro esempio concreto del cosiddetto “spartiacque digitale” degli Stati Uniti, nel commento dei responsabili dell’indagine: “i non pochi che non hanno accesso a Internet vengono tagliati fuori da molte opportunità dell’economia odierna.”
La definizione ufficiale della ricerca è “lavoratori poveri”, intendendo coloro che guadagnano il 200 per cento o meno del livello di povertà definito dalle autorità federali. In pratica, una famiglia di tre persone con entrate lorde annuali al di sotto di 32.800 dollari.
Una delle prime conseguenze di tali dati, sempre secondo i curatori, è che le aziende alla ricerca di personale dimostrano “vista corta” se continuano ad affidarsi unicamente all’informatica e a Internet per la ricerca di personale. Le persone meno abbienti possono invece essere raggiunte più efficacemente tramite comunità locali, a partire dalle varie chiese e aggregazioni religiose. “Occorre allargare il bacino di ricerca di nuovi lavoratori. Certa scarsità di personale dipende unicamente dal fatto che le aziende non cercando nei posti giusti.”