Barack Obama ha inaugurato i suoi quattro anni di presidenza martedì scorso, a Washington – davanti ad più di un milione e mezzo di persone infreddolite dai -10° della capitale americana e in conclusione di una tre giorni sceneggiata come un film hollywoodiano. È stata una cerimonia di insediamento molto abitata dai nuovi media, o da nuove forme di convergenza tra vecchi e nuovi media; come ad esempio l’esperimento – a parer di molti assai riuscito – della “convergenza emozionale” del classico streaming Cnn con la condivisione orizzontale di un social network come Facebook.
Di questo e di altro – dai contenuti politici del discorso ai marchingegni crossmediali dei principali player giornalistici nel raccontare l’evento – parliamo con Paolo Ferrandi, giornalista e attento osservatore di politica americana: «Nel caso specifico dell’insediamento, per una volta e per davvero la tecnologia è stata al passo e all’altezza di quello che uno pensa possa fare: è l’emergere di un nuovo modello, che si appoggia a dei format precedenti e li innova, rendendo reali le comunità immaginate. L’inauguration di Obama è forse il primo evento tipicamente e tradizionalmente “mediale” dove i nuovi media hanno avuto una importanza così forte».
Articoli segnalati e risorse:
- I primi commenti dei principali quotidiani statunitensi al discorso di insediamento del presidente Barack Obama. (Internazionale)
- I numeri della diretta Cnn+Facebook (Pete Cashmore, Mashable); altri numeri sull’insediamento, sempre da Mashable
- Lo speech di Obama, il video e varie nuvole di tag (Spindoc)
- L’audio del discorso di Obama, indicizzato da Delve Network
- Prime analisi sul discorso di Obama, ritornano i valori – ma quelli di tanti anni fa (Paferrobyday)
- È cambiato il robot.txt file (anzi no) (Paferrobyday)
- Whitehouse.gov, il nuovo sito dell’amministrazione Usa targato Obama
- Alcune critiche di Dave Winer al nuovo sito ufficiale obamiano; approfondimento di Antonella Napolitano su Apogeonline