L’associazione che raccoglie tutte le più importanti aziende del settore videoludico, l’ESA (Entertainment Software Association), ha annunciato la nascita del suo «braccio armato» politico. Si tratta di un political action committee (PAC), cioè un gruppo di lobbying che cercherà di convincere i candidati del Congresso a sostenere la causa e quindi gli interessi dell’industria dei videogiochi.
La Legge federale statunitense consente questo genere di attività, quindi di fatto è un’iniziativa del tutto trasparente e legale. In pratica, associazioni e gruppi industriali possono donare somme di denaro ai candidati in corsa per le elezioni. Ovviamente, senza superare le limitazioni imposte.
«Se posso presentarmi nell’ufficio di un membro del Congresso e dirgli che abbiamo 20 mila cittadini votanti nel loro stato che hanno già messo la firma a proposte basate sulle questioni videoludiche che interessano loro, la cosa ha un potere di influenza notevole», ha commentato Michael D. Gallagher, Presidente dell’ESA.