Si è aperta venerdì scorso la trimestrale riunione dell’ICANN, l’organismo internazionale di supervisione di Internet, a Montevideo in Uruguay, che si conclude oggi.
All’ordine del giorno, come ha spiegato Stuart Lynn, presidente dell’ICANN, la partecipazione degli utenti Internet alla direzione di questo organismo.
Dunque, un’importante discussione sulla effettiva democratizzazione dell’ICANN, dopo la realizzazione del voto popolare per eleggere i rappresentanti continentali nell’organismo internazionale.
Due sono i progetti su cui si è dibattuto e presentati nei mesi scorsi: il primo a sostegno di un privilegio dei detentori di nomi di dominio, mentre il secondo vuole estendere la partecipazione all’insieme degli utenti.
A sostegno della prima ipotesi, redatta da un gruppo interno all’ICANN, i presentatori spiegano che a causa di un numero elevato e crescente di utenti del Web, solo quelli che sono effettivamente detentori di nomi di dominio possono disporre della capacità di eleggere i membri del direttivo dell’organo internazionale di regolazione.
Secondo loro, sarebbe impossibile prendere in considerazione i 400 milioni di utenti per farli partecipare o essere rappresentati all’interno dell’ICANN.
Sull’altro versante, rappresentato da numerose associazioni americane, tra le quali il Centro per la Democrazia e la Tecnologia (CDT), si chiede che l’ICANN offra all’insieme degli utenti la possibilità di eleggere i membri del direttivo.
Secondo questi, poi, la maggioranza dei proprietari dei nomi di dominio sono spinti da interessi commerciali, mentre questo spazio si suppone sia concepito per permettere ai privati senza interessi commerciali di pronunciarsi.
All’ordine del giorno, anche il processo di attribuzione dei nomi di dominio, dopo la decisione di autorizzare i nuovi suffissi.
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