Giugno e luglio com’è noto sono mesi di convegni ed eventi di vario tipo, spesso organizzati in location particolarmente gradevoli che aiutano i partecipanti ad unire l’utile al dilettevole. Non a caso anche questa settimana torno a parlarvi di un evento a cui purtroppo non ho avuto il piacere di presenziare ma di cui ho seguito le vicende in via indiretta, grazie a vari amici e colleghi che sono stati direttamente coinvolti.
Il tema è quello delle tecnologie open per la georeferenziazione e l’amena location è Como, con il lago ma soprattutto la sede distaccata del Politecnico di Milano, che appunto la scorsa settimana ha ospitato la seconda edizione di FOSS4G Europe Conference (dove l’acronimo sta proprio per “Free and Open Source Software for Geospatial”).
Se contiamo il fatto che la capienza massima prevista dalla sala era di 400 persone e che le iscrizioni (tra l’altro era richiesta una fee di partecipazione) hanno toccato questo numero già il 23 giugno, possiamo di certo salutarlo come un grande successo.
#foss4ge See you!!! thanks to everybody but, above all, @MarcoMinghini pic.twitter.com/Z7irpwxVXW
— maria brovelli (@MariaBrovelli) July 19, 2015
Non semplice ritrovo di smanettoni ma vera occasione di approfondimento e soprattutto di confronto tra le eccellenze presenti in Europa; è il caso di sottolineare con un certo orgoglio che l’Italia non sfigura affatto sia sul fronte scientifico-accademico sia sul fronte dei progetti e delle entità profit o non-profit operanti nel settore. Basti pensare a realtà come l’associazione toscana GFOSS.it e l’azienda altoatesina R3 GIS, non a caso tra i silver sponsor dell’evento.
Riguardo ai contenuti, il densissimo e ben strutturato programma dei quattro giorni comaschi ha visto interventi di altissimo livello da parte di ricercatori e sviluppatori provenienti da tutto il continente.
Particolare attrattiva ha destato il keynote speech tenuto giovedì 16 da Patrick Hogan della NASA per presentare World Wind, progetto nato proprio da una partnership tra il Politecnico di Milano e l’agenzia spaziale USA: si tratta di un globo virtuale realizzato con tecnologie open source, secondo standard aperti e basato su open data; tra l’altro, il sistema, grazie ad una webapp realizzata dall’azienda di Rovereto Trilogis, è integrato con OpenStreetMap.
In questi giorni sul sito dell’evento inizieranno ad essere caricate le slide degli interventi. Per altre informazioni (come filmati e gallerie di foto) è possibile sbirciare sugli account ufficiali Facebook e Twitter.
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