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Levi-Prodi, atto secondo

11 Novembre 2008

Levi-Prodi, atto secondo

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Quel che si dice in Rete. Il decreto per la riforma dell'editoria continua la sua avanzata. E torna a preoccupare i blogger: ora c'è la possibilità che chi utilizza AdSense venga considerato al pari di un'azienda

Il decreto Levi-Prodi, che aveva in passato allarmato molti blogger perché sembrava obbligare chiunque pubblicasse materiale in Rete all’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione, continua la sua strada. Daniele Minotti commenta le modifiche, criticandone i difetti di chiarezza. In particolare, così osserva Dario Salvelli, sembrerebbe che ogni persona che utilizza AdSense o forme pubblicitarie all’interno dei propri spazi, debba essere riconosciuta come impresa, con tutte le conseguenze del caso.

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Mentre Leandro Agrò suggerisce come usare la Rete per rendere l’Italia un posto migliore, qualcuno si organizza e inizia a utilizzarla per protestare contro la recente battuta del premier Berlusconi su Barack Obama.

I social network tendono sempre di più a contaminarsi e a inglobarsi l’uno nell’altro. I Googlisti analizzano il fenomeno e osservano i movimenti di FriendFeed.

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