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L’eterno secondo

29 Ottobre 2013

L’eterno secondo

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Nel mondo dei computer da scrivania, la forza economica sta nella piattaforma più diffusa. Tra i computer da tasca è il contrario.

Chi si occupa di iOS e Android si domanda talvolta se il sistema operativo di Apple, superiore ma più circoscritto come vendite, rischi di perdere il favore dei programmatori che decidono di investire nel mercato delle app.

Tre contributi recenti gettano luce sul tema. Dave Feldman illustra su Six Revisions il problema di eccesso di scelta di Android, che compromette il livello qualitativo dei prodotti e dello stesso codice delle app:

Non possiamo controllare la frammentazione, ma possiamo evitare di esacerbarla. Quando introduciamo troppa scelta, aumentiamo il numero delle situazioni in cui può rompersi qualcosa e l’insieme delle condizioni da collaudare. Questo incremento non è additivo, ma moltiplicativo: il numero di condizioni a valle di una scelta si moltiplica per il numero di opzioni che offre.

Steve Cheney chiarisce sul proprio blog perché la libertà di scelta eccessiva si traduca in un boomerang che complica la sopravvivenza di una ipotetica startup focalizzata su Android:

Android offre in teoria una piattaforma molto moderna per lo sviluppo di software mobile, ma le realtà circostanti l’idea “prima su Android” sono ben diverse. Semplicemente le startup non possono permettersi di sorvolare su iOS e privilegiare Android. Si potrebbe persino sostenere che il divario vada aumentando.

Le cifre divulgate da Apple durante la presentazione dei nuovi iPad Air sui guadagni di chi pubblica app per iOS confermano questo quadro. Fulminante il paragone di The Unofficial Apple Weblog:

Negli ultimi quattro mesi, Apple ha pagato agli sviluppatori venticinque milioni di dollari ogni giorno. […] Con i soldi che distribuisce agli sviluppatori in un mese, Apple potrebbe pagare più di un anno di stipendi alle tre squadre più costose del baseball americano: New York Yankees (228 milioni di dollari), Los Angeles Dodgers (216 milioni) e Philadelphia Phillies (165 milioni).

In poche parole, l’ecosistema di iOS è assai più favorevole agli sviluppatori – specialmente agli sviluppatori che debuttano – di quello Android. Il primato numerico della piattaforma di Google non corrisponde al primato economico. Per questo il miglior software per computer da tasca continuerà nel futuro prevedibile ad apparire su iOS o almeno su iOS prima che su Android.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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