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Leggi gratis su Internet: a quando?

13 Giugno 2001

Leggi gratis su Internet: a quando?

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L'utilizzo degli strumenti informatici potrebbe consentire ai cittadini di muoversi più agevolmente attraverso la giungla delle leggi in vigore

Si moltiplicano le iniziative per promuovere la creazione di una banca dati online che contenga tutte le disposizioni attualmente in vigore e che possa essere aggiornata in tempo reale.

L’art. 107 della legge finanziaria 2001 ha previsto l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un fondo, a favore del quale sarà autorizzata una spesa di 25 miliardi – per il periodo 2001-2005 – da impiegare per finanziare la realizzazione dei progetti di informatizzazione dei testi di legge vigenti e per garantire la possibilità di una consultazione facile e gratuita degli stessi da parte di tutti i cittadini.

L’enorme numero di leggi in vigore nel nostro paese – la cifra esatta è sconosciuta, ma dovrebbero aggirarsi intorno alle 200 mila, senza contare la produzione normativa europea in continua crescita, nonché i vari regolamenti, decreti e circolari – si scontra, infatti, con un’oggettiva difficoltà di garantire ai destinatari delle disposizioni la concreta possibilità di conoscerle senza un eccessivo dispendio di denaro e di energie.

I cittadini, infatti, possono informarsi utilizzando prevalentemente i canali tradizionali, vale a dire mediante l’acquisto presso le edicole o la consultazione, nei luoghi in cui è possibile, della Gazzetta ufficiale, o attraverso i giornali e i notiziari; oppure possono collegarsi via Internet ai siti che offrono contenuti giuridici.

Anche alcuni siti di organi istituzionali mettono a disposizione degli utenti le ultime novità legislative.
Tuttavia, l’entità del fenomeno non consente ancora di assicurare la maggiore diffusione possibile, fra i destinatari, delle norme primarie e secondarie.

In particolare, ad esempio, il sito del Parlamento contiene una banca dati di tutte le leggi dalla XIII legislatura, ma non di quelle precedenti.

Esiste, inoltre, un servizio di accesso unificato ai materiali presenti sui siti Internet delle istituzioni pubbliche, gestito dall’Aipa (Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione) e utilizzabile tramite il sito Normeinrete.

Non esiste, però, uno strumento che consenta ai cittadini di reperire online, in maniera semplice ed esaustiva, e in tempo reale tutto quanto li riguarda dal punto di vista legislativo.

Si stanno, perciò, moltiplicando le iniziative volte a raccogliere firme e consensi al fine di sollecitare un intervento risolutivo a livello istituzionale.
Già da tempo il celebre portale giuridico Diritto & Diritti (diretto da Francesco Brugaletta, magistrato del Tar di Catania, uno dei maggiori esperti di informatica giuridica) e Zaleuco cercano di dare visibilità all’iniziativa Leggigratis, finalizzata alla raccolta di firme per chiedere la pubblicazione gratuita via Internet di tutte le leggi nel testo vigente.

Nel corso della XIII legislatura era stato anche presentato il disegno di legge n. 3068 del 1998, in materia di “diffusione degli atti legislativi e dei precedenti giurisprudenziali attraverso le reti telematiche”. L’art. 1 prevedeva, tra l’altro, la modifica dell’art. 11 della legge 11 dicembre 1984, n. 839 – che disciplina la diffusione della Gazzetta ufficiale – introducendo l’impegno dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ad assicurare “la più ampia e rapida diffusione della Gazzetta Ufficiale nell’intero territorio italiano, avvalendosi anche dei mezzi di distribuzione dei giornali e, con accesso gratuito, delle reti telematiche di dominio pubblico”.

Recentemente, poi, Istituto Poligrafico dello Stato ha stipulato con il Ministero del Tesoro, un accordo per consentire la consultazione gratuita per 60 giorni della Gazzetta Ufficiale.
Dal sessantunesimo giorno, però, le Gazzette inserite nella banca dati sono consultabili solo a pagamento.

Un’ulteriore sollecitazione verso la realizzazione di concreti risultati in funzione della conoscibilità e reperibilità delle norme vigenti, da parte dei destinatari, anche attraverso l’utilizzo delle procedure informatiche, è arrivata dal Parlamento che, nell’ambito del “Piano per l’e-government”, ha invitato il Governo a predisporre – entro la fine del 2001 – gli strumenti telematici necessari per mettere a disposizione dei cittadini sulla rete Internet tutte le leggi italiane, garantendone l’aggiornamento in tempo reale.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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