Si delineano meglio i contorni della nuova legge che la Francia vuole approvare per contrastare il terrorismo su Internet.
Innanzi tutto, con la modifica del Codice di procedura penale, viene data la possibilità ai magistrati di ricorrere alle risorse della difesa nazionale o agli editori di software per decifrare i messaggi criptati, sia sotto forma di messaggi di posta elettronica o su dischetto.
La seconda disposizione riguarda la durata della conservazione dei dati di fatturazione telefonica e di connessione a Internet, finora lasciata alla decisione del singolo operatore.
Le linee generali del provvedimento erano già state fissate dal primo ministro francese, Lionel Jospin durante una seduta al parlamento, dove aveva dichiarato che i giudici avrebbero disposto di mezzi di sorveglianza dei messaggi elettronici e “l’uso a fini criminali delle nuove tecnologie della comunicazione”.
La nuova legge fisserà il quadro generale di azione, mentre un decreto, che verrà sottoposto all’esame della Commissione informatica e libertà (CNIL), indicherà i tempi.
Il governo francese intende sottoporre la legge all’esame del Parlamento per l’approvazione entro fine anno, nel quadro delle misure urgenti nella lotta contro il terrorismo.