Da molti mesi penso che iOS ed Android, sebbene in continua concorrenza, stiano convergendo l’uno nell’altro. Penso ad esempio alla gestione delle notifiche che è stata prima introdotta da Android e poi, diciamo, ripresa da iOS. D’altra parte Siri di Apple ha ora in Google Now un valido e inquietante concorrente.
Un dispositivo Android sa infatti tutto di noi ed è in grado di rispondere alle nostre esigenze in base alla posizione, all’agenda e agli interessi. Si tratta di una applicazione che risponde alle nostre domande sapendo chi siamo e cosa facciamo: una seconda moglie, per intenderci:
When you’re at a subway station, Google Now can tell you what trains are next, find you local interesting places to eat. “Is there a good Japanese Noodle Bar nearby?” And when your in a restaurant your phone already has the best dishes listed for you. Google Now automatically keeps you updated on your favorite sports teams in real time, just in case your curious about no hitter.
Come per Siri, possiamo porre domande e Google Now saprà come ottenere la risposta interrogando il proprio corredo di informazioni oppure quelle disponibili nella rete.
Il tutto è integrato con una gestione delle notifiche ancora più efficiente, che ci permetterà di avere anche viste su funzionalità di altre applicazioni. Per esempio potremo vedere direttamente nelle notifiche il contenuto di una mail appena arrivata e quindi eventualmente rispondere con poche gesture.
Come le notifiche di Android hanno infine portato beneficio anche agli utenti iOS, così l’intenzione di rivaleggiare con Siri di iOS si dimostra vantaggiosa per l’utenza Android. Dalla concorrenza l’utente guadagna sempre.