Le vendite mondiali di musica sono scese fino ad attestarsi sui 32 miliardi di dollari (26,5 miliardi di euro), il più brusco stop registrato dal settore dall’arrivo del Cd.
Questo quanto annunciato dalla IFPI, International Federation of the Phonographic Industry,un’organizzazione che rappresenta le più grandi imprese mondiali del settore. La IFPI raccoglie centinaia di case discografiche tra cui Warner Music, Sony Music, Universal Music, EMI e BMG.
La pirateria, le pessime condizioni economiche e la concorrenza di videogiochi e Dvd sono le principali cause di questo calo delle vendite. Un periodo in ribasso che dura ormai da quattro anni consecutivo, secondo i dati dell’IFPI.
“Penso che la lunga fase di declino sia sul punto di interrompersi”, ha dichiarato il presidente del IFPI Jay Berman, che prevede un calo di circa il 4% delle vendite nel 2004, dato positivo vista la situazione.
Le vendite hanno continuato a scendere in Europa e, più precisamente, in Germania, Francia e nei paesi nordici, e anche in Giappone, mentre pare siano in lieve ripresa in USA, Gran Bretagna e Australia.