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Le ragioni del Mac

03 Marzo 1998

Le ragioni del Mac

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Un'analisi, in forma epistolare, di prezzi e prestazioni di PC e Apple. Un confronto, forse di parte ma ricco di dati e informazioni, che invita a una riflessione attenta su questi due mondi per molti versi alternativi tra loro.

Caro amico,

so che sei intenzionato ad acquistare un notebook e che stai pensando a un PC perché ti dà maggiori sicurezze. Ti è venuta la tentazione di acquistare un Powerbook della Apple, un Mac, insomma. Mi dici però che secondo te si tratta di computer troppo cari rispetto a quelli che hai visto pubblicizzati in giro.

Per nulla al mondo cercherei di cambiare le tue convinzioni, tuttavia ti vorrei fare capire le ragioni per cui un PC, proporzionalmente, non costa meno di un Macintosh. A prescindere dal fatto che tu creda o meno che il MacOS sia migliore di qualsiasi Windows, non devi dimenticare che:

  1. La vita media di un computer Apple è almeno doppia di quella di un PC. Un portatile standard PC dura circa 2 anni, considerando il trend esponenziale dell’upsizing di software e componenti compatibili. Per esempio, due-tre anni fa lo standard era DX4 Vesa e il PCI funzionava solo sui Pentium che giravano a 60MHz (il processore degli errori di calcolo); oggi non troveresti più una sola scheda per quel computer e lo stesso Pentium 60 è già ampiamente fuori mercato. Altro mito: l’aggiornabilità dei componenti. Gli aggiornamenti della CPU Pentium prima maniera non sono compatibili e comunque funzionerebbero male; stesso destino per il passaggio fra Pentium e Pentium Pro o Pentium II. L’unica soluzione starebbe nel cambiare motherboard e CPU, ma neppure questo sarebbe possibile se avessi acquistato un PC con BUS VESA e comunque il costo dell’aggiornamento sarebbe di poco inferiore a quello di un PC nuovo. Due anni fa i valori standard della dimensione di un hard disk medio erano di mezzo giga e quelli della RAM di 8 MB; oggi l’HD dev’essere almeno di 2 GB e la RAM di 32 (Windows 95 ne occupa da solo da 13 a 16 MB, laddove Windows 3.1 ne chiedeva 4; il resto è una penosa emulazione su disco) e con NT o con Windows 98 raddoppierà tutto! In ambiente Macintosh il system di 5 anni fa, il 7.1, richiedeva (aggiunte tue a parte) circa un mega e mezzo; sei anni, il 7.6 dopo richiede dai 4 agli 8 mega e il nuovissimo Mac OS 8.0 (il sistema operativo con l’interfaccia più a misura d’uomo in commercio, il più stabile e il più moderno) ne chiede 8 o 9; questo vuol dire che attualmente il Mac richiede un quarto della RAM necessaria a un PC o, se preferisci, che se su un PowerBook 16 MB sono una buona misura, su un PC Windows 95 non puoi contentarti di meno di 32 (e non prendo in considerazione la memoria virtuale, abilitabile d’altronde in entrambi, anche se un utente Mac raramente accetterebbe un simile accroccchio). Non dimenticare che il corrispettivo per Mac di un programma in genere occupa mediamente un terzo di spazio hard disk in meno della versione per Windows95. Sei anni fa il processore di punta era il 68040 e da allora con quel processore continui a fare girare – e bene – tutti i maggiori applicativi per Mac. Ci sono persone, infatti, che continuano ad usare con una certa soddisfazione macchine degli anni 80!!! I primi Classic, gli SE, hanno ancora un mercato e, anzi, sono ricercati perché sono belli, e fuzionali per un uso domestico. D’altronde il portatile di Vittorio (di cui lui – direi – è abbastanza soddisfatto) è nato nel ’92. Nel ’92 i portatili PC di punta usavano il 386/16 sx, macchina che ancor oggi non può usare che i programmi del 92, mentre nel Powerbook di Vittorio il Word 6.1 gira come su un notebook 486.
  2. Nei PowerBook di oggi ci sono componenti standard di alto livello e alto valore. Innanzitutto il processore non è un CISC, ma un PowerPC, vale a dire uno pseudo-RISC, una famiglia originariamente nata per il CAD e i server; ha in sé una porta SCSI del valore di alcune centinaia di migliaia di lire; usando questa porta il tuo portatile si può trasformare in un HD esterno ed essere usato da un’altra macchina proprio come un suo componente; la macchina va in stand-by solo chiudendo il coperchio e, a coperchio chiuso, puoi sostituire il floppy con il CD o con una batteria supplementare e quando lo riapri è la macchina stessa ad accorgersi della sostituzione e a riconfigurarsi al volo; su PC prima devi uscire da Windows, spegnere, fare la sostituzione e ripartire; microfono e casse sono integrati nella macchina; addirittura i 3400, oltre ad essere i portatili più veloci del mondo, e pertanto in grado di emulare perfettamente Windows 95, consentono la sostituzione della periferica “a caldo”, vale a dire mentre il computer sta lavorando. La cura delle componenti è tale che queste macchine montano 4 altoparlanti con subwoofer integrati nello chassis.

Analizziamo ora i prezzi di queste macchine confrontandoli con le loro caratteristiche.

  1. POWERBOOK 1400cs/133 16/1.3GB/CD – $1,899, circa 3.300.000 + dazio, IVA e trasporto (calcola un quarto del valore in più); macchina con schermo a colori passivi; clock pari al Pentium da te citato, ma essendo RISC da uno a due terzi superiore; HD pari a 2Gb e mezzo con programmi PC; valore PC (senza calcolare tutti i vantaggi descritti al punto I): 4,5 milioni.
  2. Powerbook 1400C/166 16mb/2gb/8xcd – $2,395 circa 4.200.000 + dazio e IVA macchina con schermo a colori attivo HD pari a 3 GB e mezzo su PC; valore PC 6-8 milioni.
  3. PowerBook 3400/200 16/2GB/CD $2,699, circa 4.700.000 + dazio, IVA e trasporto; macchina con velocità di clock praticamente doppia al Pentium citato; fra i PC un portatile che ci si avvicini costa sugli 11-12 milioni senza avere la qualità offerta, ad esempio per il solo suono HI FI integrato (vedi sopra); tanto per capirci, Windows 95 ci gira in emulazione con le stesse prestazioni del portatile che vorresti acquistare tu.
  4. Powerbook 3400/240 16MB/3G/12xCD/Ether – $3795, circa 6.500.000 + dazio, IVA e trasporto; macchina di velocità e prestazioni estreme. Windows 95 gira meglio qui che sulla maggior parte dei PC portatili; HD pari a 4-5 giga PC; scheda Ethernet (N.B.: per portatili costa molto cara) integrata; valore di una macchina simile in ambiente PC 14-16 milioni.
  5. L’ultima versione si chiama G3 e in verità non è certo per tutte le tasche, anche se $5.700, vale a dire quasi 10 milioni, non corrispondono al top della linea delle altre marche; e qui la velocità del processore si spinge fino ai 250 MHz (32Mb/5Gb/20xCD/12.1″LCD).

So bene che alla fine ti comprerai un PC:-) (nulla vale più delle abitudini!…), ma voglio che tu lo faccia con consapevolezza di causa e senza usare equivalenze prive di fondamento.

Buona giornata

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