Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston ha avviato una campagna di sensibilizzazione contro il tracking nascosto attuato da alcuni modelli di stampanti. Seeing Yellow nasce per far fronte a una delle scoperte più emblematiche degli ultimi anni nel campo della stampa domestica: ovvero che alcune stampanti consumer lasciano dei segni (yellow dot – punti gialli), praticamente invisibili ad occhio nudo, su ogni foglio. Questo, secondo EFF, dovrebbe permettere di risalire al tipo di periferica e al suo numero identificativo. Insomma, un duro colpo per il diritto alla privacy, secondo le organizzazioni dei consumatori.
ArsTechnica ha rivelato di aver ricevuto una lettera da parte di un hacker anonimo che spiegava di aver subito la visita dei Servizi Segreti semplicemente per aver chiesto chiarimenti sugli «yellow dot» al proprio produttore di stampanti.
La campagna Seeing Yellow vuole incoraggiare i consumatori a contattare i produttori di stampanti, in modo che le agenzie governative non possano perseguire tutti quelli che chiedono spiegazioni. La lista parziale delle stampanti “spione” è disponibile online.