Una delle domande che mi vengono spesso poste è la seguente: quando costa una app per iPhone? E per Android? Per Blackberry invece? Si tratta di domande che portano alla stessa risposta che spesso viene data con un sorriso ovvero: dipende.
Intanto è bene precisare che realizzare una app non prevede la sola scrittura del codice, anzi. Nella maggior parte dei casi lo sviluppo è una delle ultime fasi e segue quelle, spesso più importanti, di definizione del concept (dell’idea per intenderci), del wireframe (il flusso delle varie schermate) e della grafica.
Alcune applicazioni permettono di gestire dati, per cui nascono esigenze di sincronizzazione tra database locali ed altri remoti. In molti casi esistono problematiche legate alla sicurezza ed alla gestione della privacy e quindi richiedono la consultazione di esperti legali.
Molte delle applicazioni che possono apparire a prima vista banali richiedono il lavoro e lo studio di diverse persone e conseguentemente anche grossi sforzi economici. Nel caso dei giochi sono spesso necessari, ad esempio, uno studio legato al game design, il progetto generale del gioco, e quello molto importante della grafica 2D o 3D, con la generazione dei modelli effettuata da programmi spesso costosi il cui utilizzo richiede skill di alto livello. Altri elementi di complessità sono quelli introdotti dall’uso di realtà aumentata, multiplayer offline e online, interfacciamento con componenti hardware come la fotocamera o il giroscopio.
Realizzare una app per smartphone non è quindi un progetto di complessità inferiore alla realizzazione di una applicazione di qualunque altro genere. Come per le applicazioni Web esistono, anche nell’ambito mobile, framework che permettono la realizzazione di applicazioni a basso costo ma spesso a discapito della originalità. Ecco che la domanda iniziale equivale a chiedere quanto costa un’auto? e la risposta è sempre la stessa: dipende. Ne riparleremo però, più in dettaglio.