Il General accounting office (GAO), che controlla l’uso dei fondi pubblici negli USA, parla di vulnerabilità dei computer del controllo aereo ad un attacco esterno.
Il GAO, dunque, come aveva già fatto nel 1998, mette sotto accusa l’amministrazione dell’aviazione federale (FAA).
“Se la FAA non correggerà le debolezze generali del suo programma di sicurezza – scrive il GAO – i suoi sistemi informatici “sensibili” continueranno a presentare un livello crescente di rischio di attacchi o di intrusioni e le operazioni aeree resteranno a rischio”.
Infatti, alcuni test avrebbero dimostrato l’assenza o la semplicità di alcune password.
Per di più, secondo James Sensenbrenner, responsabile dell’House Science Committee, alcuni tecnici stranieri più o meno “sicuri” hanno avuto libero accesso ai computer, durante le operazioni per evitare il baco del 2000.
Un malintenzionato potrebbe introdursi facendo scattare un caos mostruoso, con le conseguenze che si possono immaginare.
Le misure necessarie per colmare le lacune scoperte dal GAO, sono già state prese, secondo Jane Garvey, amministratrice del FAA e autrice di statistiche rassicuranti sulla sicurezza aerea. La Garvey aggiunge che la struttura di sicurezza informatica messa in piedi è vigilante e protegge lo spazio aereo dalle minacce cibernetiche.
Il sito del GAO all’indirizzo http://sun00781.dn.net/irp/gao