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Lavanderie intelligenti grazie a IBM

04 Settembre 2002

Lavanderie intelligenti grazie a IBM

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Si è parlato spesso, in questi ultimi mesi, di “domotica” la scienza per migliorare con la tecnologia la vita casalinga. Una tecnologia che va perfettamente a braccetto con Internet, grazie …

Si è parlato spesso, in questi ultimi mesi, di “domotica” la scienza per migliorare con la tecnologia la vita casalinga. Una tecnologia che va perfettamente a braccetto con Internet, grazie alla possibilità di comandare gli elettrodomestici attraverso la rete.

IBM fa un passo avanti e usa la domotica per guadagnarci su. Se già oggi sono presenti sul mercato lavatrici in grado di essere controllate via Internet o cellulare e che, sempre attraverso la rete, chiamano il tecnico in caso di guasto e regolano la potenza di assorbimento dell’energia elettrica di casa, perché non portare il principio in lavanderia?

Così, la società americana conta di installare circa 9 mila macchine per lavanderia in 40 campus universitari per dare un aiuto agli studenti.
Con questo sistema di lavatrici e asciugatrici collegate a Internet spera di aumentare l’efficacia delle lavanderie, soprattutto nel periodo di tempo morto per l’utenza: l’attesa della fine del ciclo di lavaggio e asciugatura o la coda per aspettare che si liberi una lavatrice.

Gli studenti, così, potranno gettare un occhio sulla loro biancheria in lavatrice mentre studiano nella loro stanza o alla biblioteca e possono ricevere avvisi anche attraverso il cellulare. Basterà collegarsi ad un apposito sito per vedere se c’è una lavatrice libera, oppure ricevere un messaggio di posta elettronica che avverte quando il ciclo di lavaggio è finito.
Non sarà necessario procurarsi gli spiccioli da imbucare nella fessura per pagare il servizio, basterà addebitare il costo sulla propria carta studente.

Unica pecca, il sistema non permette di prenotare una lavatrice. In compenso, però, non si troveranno i propri panni buttati per terra perché non si è arrivati in tempo per la fine del ciclo di lavaggio.

Il test per questo tipo di servizio è stato realizzato in primavera al Boston College, con 9 lavatrici e 10 asciugatrici e, a sentire il direttore di uno dei residence, ha facilitato la vita agli studenti.

Dal canto suo la Cedarville University, uno degli atenei in lizza per ottenere questo servizio, conta di piazzare più di un centinaio di apparecchiature collegate alla rete.
Secondo i responsabili dell’università, è l’occasione di beneficiare gli studenti dei vantaggi che comporta lo sviluppo tecnologico. Anche nelle cose più banali, ma essenziali.

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