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L’autore del virus Chernobyl si pente e chiede scusa

10 Maggio 1999

L’autore del virus Chernobyl si pente e chiede scusa

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Chen Ing-hou, il giovane taiwanese autore del virus CIH, più noto con il nome di Chernobyl, oltre a riconoscere la paternità del devastante virus informatico, ha dichiarato di aver agito …

Chen Ing-hou, il giovane taiwanese autore del virus CIH, più noto con il nome di Chernobyl, oltre a riconoscere la paternità del devastante virus informatico, ha dichiarato di aver agito non per puro spirito distruttivo, ma “per protestare contro le società che distribuiscono programmi antivirus inefficaci”. Il giovane, però, probabilmente spaventato dalle conseguenze del suo gesto, “ha chiesto scusa per i danni causati”. È quanto ha dichiarato la polizia criminale di Taiwan la scorsa settimana dopo aver arrestato il giovane informatico.

Interrogato dagli agenti del Criminal Investigation Bureau di Taiwan, Chen Ing-hou ha dichiarato di non aver pensato che il virus da lui creato avrebbe avuto un tale impatto, di rimpiangere quanto fatto e di sentirsi in dovere di chiedere scusa per i danni provocati.
Secondo i dati diffusi, più di sessanta milioni di computer sarebbero stati infettati da Chernobyl a partire dal 26 aprile, data nella quale il virus si è attivato distruggendo quanto memorizzato negli hard-disk. I mezzi di diffusione sono stati Internet e i Cd-Rom contenenti software piratato, molto diffusi in Asia.

Programmato il giorno del 13° anniversario della catastrofe nucleare di Chernobyl, il virus si attiva ogni anno a quella data, cioè il 26 aprile. Chen Ing-hou lo ha creato mentre studiava al Tatung Institute of Technology e, infatti, i primi computer ad essere infettati sono stati quelli del campus nel 1998. Già allora si conosceva l’autore, ma il giovane informatico non aveva ricevuto che un avvertimento dai responsabili dell’università che avevano, evidentemente, sottovalutato le potenzialità distruttrici del virus.

Chen Ing-hou, se riconosciuto colpevole, rischia una condanna fino a due anni di prigione o una multa di 10.000 dollari di Taiwan, circa 550.000 lire.

L'autore

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