Lentamente, ma inesorabilmente, gli acquirenti di automobili si rivolgono alla Rete per trovare l’automobile che più li soddisfa.
Per ora non l’acquistano online (la proporzione con gli acquisti dal concessionario è ancora molto bassa), ma sul Web fanno le loro ricerche e trovano le informazioni.
Questo è il sunto dello studio compiuto da Cap gemini Ernst and Young.
Internet è definita una sorgente importante di informazioni sulle caratteristiche tecniche e i prezzi delle vetture dal 38 % dei consumatori interpellati, rispetto al 27 % di un anno fa.
Gli acquisti online, come scrivevamo nella premessa, restano ancora bassi e rappresentano il 3 % delle vendite negli USA (circa 400 mila veicoli, contro l’1,6 % del 2000), l’1,6 % contro lo 0,7 % in Germania e l’1,1 % contro lo 0,1 % in Gran Bretagna.
In crescita, dunque, ma non ancora una fetta importante del mercato.
Esiste, poi, una grande disparità tra i diversi paesi presi in considerazione.
Ad esempio, i giapponesi più propensi a utilizzare Internet hanno una percentuale nettamente superiore di ricerche fatte online prima di acquistare l’automobile rispetto ai francesi (36,5 %, contro il 2 %).
E, di conseguenza, è anche diverso il peso che ha Internet sull’acquisto: il 5,4 % dei giapponesi acquista l’auto online, contro uno 0,2 % dei francesi.
Tra i costruttori di automobili, il 79 % pensa che Internet sia un’opportunità (molti hanno tentato, con alterne fortune, di vendere i loro prodotti online, magari con campagne mirate con prodotti di nicchia)
È tra i concessionari che il Web viene visto come fumo negli occhi: il 63 % vede Internet come una minaccia e solo il 37 % come un’opportunità.
Il risultato tra le due visioni concorrenti (tra costruttori e concessionari) è riassunto nelle parole dello studio: “Negli ultimi 12 mesi, praticamente tutti i costruttori hanno fatto grossi sforzi su Internet, ma il nostro studio rivela un’inquietante mancanza di coordinamento tra i costruttori e i concessionari, che potrebbe impedire lo sviluppo di questo mercato”.