Si tratta davvero di puro vandalismo online. È in questi termini che il gruppo Internet del Los Angeles Times descrive gli abusi riscontrati sul suo wikitorial.
Venerdì scorso, il quotidiano californiano online aveva lanciato online questo nuovo strumento interattivo per i suoi lettori, in via sperimentale: il wikitorial. Si tratta di un tool che permette di modificare gli editoriali messi online dal giornale, sul modello dell’enciclopedia comunitaria Wikipédia.org.
“Non siete d’accordo con il nostro editoriale? Riscrivetelo”, questa la frase che si poteva leggere, come invito, sulla home page del LaTimes.com. E fin dalla sua comparsa, un migliaio di internauti avevano raccolto l’invito a riorganizzare il primo “wikitorial” dedicato alla guerra in Iraq.
Ma questa sperimentazione, davvero originale, ha avuto vita breve: fin dalla domenica, infatti, il quotidiano online ha dovuto togliere l’accesso a questo servizio, “almeno temporaneamente”, dopo avere registrato numerosissime pubblicazioni di contenuto osceno, accompagnate da fotografie pornografiche.
A inizio maggio, il Los Angeles Times aveva dato il via al restyling del sito, mettendo online una versione riorganizzata che comprende 50.000 pagine di contenuto. L’obiettivo principale era di ottimizzare la presentazione delle news; ogni giorno, infatti, ne vengono pubblicate circa 3.000. Il wikitorial voleva dunque essere un ulteriore passo verso l’innovazione e l’attenzione per l’utente.