In una lettera inviata il 2 settembre scorso all’attenzione dell’IETF (Internet Engineering Task Force), l’organismo incaricato di definire gli standard della Rete, la fondazione Apache Software (ASF) ha respinto in blocco la soluzione Sender ID di Microsoft, programma destinato a combattere lo Spam.
“Pensiamo che l’attuale licenza sia assolutamente incompatibile con l’Open Source, contraria alle pratiche degli standard Internet aperti e particolarmente incompatibile con la licenza 2.0 di Apache. Inoltre, non implementeremo né utilizzeremo Sender ID secondo i termini della licenza attuale”, ha scritto Greg Stein, dirigente dell’ASF.
Va a questo punto precisato che Sender ID di Microsoft è fondato sul principio dell’identificazione e dell’autenticazione del mittente delle e-mail. In caso di furto di identità, come spesso accade nel caso di invio di Spam, i server di posta dotati di Sender ID dovrebbero essere in grado di rifiutare le spedizioni di massa.
La soluzione impone, dunque, un’autodichiarazione dell’indirizzo IP da parte dei mittenti delle e-mail (o del loro provider) presso i server di nomi di dominio (DNS). Questo implica, in particolare, una modifica dell’architettura dei server di posta rappresentati, per la maggior parte, da macchine operanti sotto Apache. Le possibilità di applicazione e diffusione di Sender ID dipendono, quindi, in gran parte dall’adozione della soluzione di Microsoft da parte dell’Apache Software Foundation.
Tra strategie e tecnologia
Secondo Lawrence Rosen, consulente giuridico dell’Open Source Initiative, la rigidità della licenza proposta dalla software house di Redmond è il motivo principale, se non unico, del rifiuto della fondazione Apache. Il giurista ricorda che il principio delle licenze proposte dall’Open Source è di permettere a ciascuno di contribuire allo sviluppo di una soluzione informatica, condividendo il lavoro. Uno spirito opposto a quello di Microsoft, che non rilascia altro che licenze d’utilizzo, restando proprietaria delle evoluzioni del prodotto.
Rosen, inoltre, rimprovera a Microsoft la gestione centralizzata di distribuzione delle licenze. In altre parole, chiunque desidera sfruttare la soluzione Sender ID dovrà fare richiesta alla software house.
Infine, la licenza Sender ID si limita al solo territorio americano, quando invece, nel caso di Internet, si rivela indispensabile una licenza globale.