Il nome è al cento percento tributo nei confronti del genio rinascimentale italiano, mentre l’origine (a differenza di Arduino) è tutt’altro che nazionale e la stessa produzione di Galileo avviene ben oltre i nostri confini.
Da pochi mesi Brian Krzanich è il nuovo amministratore delegato della fucina di silicio più grande del mondo e per meglio inaugurare il suo mandato ha approfittato del Maker Faire di Roma per annunciare un connubio di sicuro effetto: la stretta collaborazione di Intel con la piattaforma Arduino, con il beneplacito del suo leader maximo (Banzi).
Una scheda è già in produzione, sarà commercializzata a fine novembre e, si assicura, avrà un prezzo concorrenziale rispetto alle attuali versioni di Arduino. Un video di unboxing la mostra in tutta la sua compattezza.
L’hardware è ovviamente tutto Intel (X1000, il primo componente della famiglia di prodotti small core e a basso consumo con tecnologia Quark), ma le librerie software del Linux embedded che incorporano ne assicurano la compatibilità con tutto il patrimonio di Arduino.
![Galileo](https://www.apogeonline.com/contrib/uploads/imported/2013/10/Intel_Galileo_Board.jpg)
Intel ha prodotto Galileo per… muovere a suo vantaggio il mondo maker.
Krzanich è entrato nel mondo dei maker con una bella squadra di circa trecento persone dedicate allo sviluppo hardware e software, rilasciando il tutto al mondo open source e alla creatività della comunità perché, come ha affermato al Maker Faire di Roma:
Sono un maker da diversi anni e sono entusiasta delle infinite possibilità offerte dalla tecnologia e di ciò che consente di creare. Ci auguriamo di continuare una collaborazione produttiva con Arduino e di fornire a questa community alcuni prodotti Intel straordinari destinati a spingere i confini della nostra immaginazione.
Nei prossimi mesi Intel individuerà circa mille università in tutto il globo regalando loro un totale di 50 mila schede Galileo, nel tentativo di crescere nuove generazioni di sviluppatori e, di fatto, esplodendo a tutto il mondo il proprio centro di ricerca di applicazioni innovative. L’appello è stato chiaro e insistente: raccontateci che cosa fate con le nostre schede, valuteremo tutto. Per scatenare dei veri maker, Intel inside. E Arduino? Per ora è collaborazione. Vedremo.