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L’Alta Langa, tra cibo e Wi-Fi

10 Giugno 2004

L’Alta Langa, tra cibo e Wi-Fi

di

21 paesi interessati, oltre 200 km quadrati di copertura in banda larga, la più grande rete intercomunale Wi-Fi d'Italia, uno dei primi esperimenti al mondo di rete ad hoc. Tutto questo nella "food valley" piemontese

Un primato in termini di ampiezza, con la copertura di una superficie di oltre 200 km quadrati e la conquista della più estesa distanza tra due punti interconnessi: un risultato competitivo, anzitutto considerando l’avversità morfologica dell’area, tra il montuoso e il collinare, e le difficoltà legate ad un ambiente climaticamente impegnativo per attrezzature che devono lavorare all’esterno.

A un anno di distanza dall’inaugurazione dell’impianto di San Benedetto Belbo, il progetto di rete wireless si consolida e si amplia, passando dalla fase sperimentale di una piccola cittadina di 190 abitanti, alla realizzazione di un progetto che abbraccia l’intera Comunità Montana dell’Alta Langa, con il coinvolgimento di 21 Comuni.

L’impianto consiste in una infrastruttura abilitante a cui si “appoggiano” diversi servizi (banda larga, comunicazione dati, videosorveglianza, fonia e videocomunicazione, teleassistenza, protezione civile, ecc.). Una simile struttura permette l’impiego su larga scala di soluzioni tecnologiche all’avanguardia al servizio dei cittadini. Una vera e propria strategia di sviluppo, dalle immediate e vaste ricadute nella vita di tutti i giorni per le persone che risiedono nell’area interessata dal progetto.

L’innovazione tecnologica, che è alla base dell’impianto, è garantita dall’alto livello di flessibilità della rete, realizzata secondo uno schema destrutturato che consente di modificarla con grande agilità, e da una scalabilità teoricamente illimitata: all’aumento del numero dei client corrisponde infatti un incremento delle prestazioni generali, evitando un collasso del centro dati.

Si tratta di uno dei primi esperimenti al mondo di struttura Wi-Fi su modello ad hoc, un particolare tipo di rete in cui i dati fluiscono liberamente, con una diffusione dell’accesso alle informazioni direttamente proporzionale all’aumento delle connessioni. Diviene così possibile raggiungere tutti gli utenti garantendo pari costi e condizioni.

Un’avanguardia tecnologica assicurata dall’utilizzo di una rete ibrida: un sistema che si avvale di più tecnologie, cogliendo da ciascuna il massimo vantaggio offerto rispetto alla situazione particolare di impiego. Tecnologie radio (Wi-Fi 802,11 b), satellitari bidirezionali (in due modalità, come ponte verso Internet e come rete punto-punto), e via cavo (parte delle sottoreti locali sono miste cavo/wireless e una delle uscite Internet potrebbe essere via cavo hdsl) sono i sistemi adottati.

Rivoluzionario anche l’utilizzo dell’open source: una rete realizzata interamente con software libero, con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di risparmio delle licenze, di flessibilità, poiché non è vincolata a un hardware particolare, e interoperabilità.

La struttura si distingue, infine, per la sua completezza: la rete dati si affianca alla ridistribuzione della connettività Internet e a un impianto di videosorveglianza territoriale integrato e automatico. Inoltre permette l’abilitazione di servizi di fonia su IP, video comunicazione e tutte le possibili gestioni documentali come firma elettronica e sportelli informatici.

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