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Labirinti del corpo in gioco

15 Dicembre 1998

Labirinti del corpo in gioco

di

Inaugurata la terza edizione della più importante mostra italiana di arte multimediale. Torino - Lingotto - Spazio Mostre dei Portici - 12/12/1998 - 31/01/1999

L’esposizione, che si articola in 10 installazioni interattive e 6 esperienze di laboratorio, è stata preparata da una lunga ricerca che ha riunito artisti, scienziati e critici, italiani e stranieri, per discutere sia della nascita di un nuovo spazio creativo nell’ambito dei network telematici, sia della nuova centralità del corpo e del suo apparato sensorio nello sviluppo dell’arte virtuale, che, infine, della funzione cognitiva e simbolica del “gioco” nei processi di assimilazione culturale della “rivoluzione informatica”.
Nel percorso espositivo spiccano due “capolavori” internazionalmente riconosciuti dell’arte dei nuovi media, “Liquid Views” di Monika Fleischmann, Wolfgang Strauss e Christian Bohn, lo “specchio di Narciso” virtuale, e “Telematic Dreaming” la provocatoria telepresenza erotica di Paul Sermon.

L’intera ArsLab sarà anche visitabile nell’apposito sito Web “Arslab in Cyberspace” come ambiente 3D percorribile con un proprio avatar interattivo, una sorta di alter-ego virtuale.

Questa rassegna, seguendo tre linee guida culturali – i labirinti della comunicazione in rete, il corpo e il gioco – indaga e rappresenta le connessioni insite nell’avanzamento tecnologico e le modificazioni che intervengono sia nei confini tra gli esseri umani sia in quelli tra esseri umani e macchine intelligenti.

Le installazioni in breve

  • “Ritmi” di Mario Canali un gioco musicale a partire dal proprio battito cardiaco. Le pulsazioni di ciascuno sono udibili e visibili su cilindri luminosi pulsanti.
  • “General Intellect” di Piero Gilardi, un’installazione interattiva che permette di costruire e ibridare una città virtuale multietnica e di riflettere sul rapporto tra identità e alterità.
  • “Connected Es” di Piero Gilardi, forme globulari pulsanti che gradualmente si agglutinano per formare un vortice virtuale che accompagna i visitatori in uno “stato di coscienza alterata”, una sorta di allucinazione lucida e collettiva che riflette i flussi emozionali, captati da un misuratore di respiro sul busto e un rilevatore della frequenza all’orecchio.
  • “Liquid Views” di Monika Fleischmann, Wolfgang Strauss & Christian Bohn che propone uno “specchio di Narciso” digitale attraverso il quale percepire la virtualità del proprio corpo e del proprio Io.
  • “Telematic Dreaming” di Paul Sermon, una installazione attraverso la quale due visitatori, in luoghi distanti, comunicano interagendo nel medesimo spazio virtuale in una provocatoria telepresenza erotica.
  • “Tango Rêverie” di Donato Prosdocimo, Giorgio Vaccarino e Massimo Venegoni, una danza interattiva con un ballerino di tango androide, che evoca viaggi e sogni.
  • “Water Spring Bowl” di Christof Grosse, un’opera basata su un’antica tecnica rituale orientale per trasformare il movimento delle proprie mani in suoni profondi, interferenze d’onda e zampilli come in una fonte d’acqua sorgente.
  • “Kage” Motoshi Chikamori & Kyoko Kunoh, un gioco d’ombre virtuali e reali che entrano in conflitto con la nostra esperienza percettiva della luce.
  • “Le Radeau” Erik Samakh, un’installazione nomade sonora basata su microturbine azionate da celle fotovoltaiche sensibili all’ombra dei visitatori.
  • “Ritratti Profumati” di Ennio Bertrand, una installazione che consente la realizzazione di un proprio ritratto profumato.

Esperienze di laboratorio

  • “CyberArsLab” il laboratorio virtuale di ArsLab, per partecipare al cantiere VRML, con un avatar, il proprio alterego virtuale.
  • “Joe Mail” a cura di CSELT, un exhibit che permette di creare un messaggero elettronico a immagine e somiglianza del visitatore, sfruttando le più recenti tecnologie digitali.
  • “Vocal Print” a cura di CSELT, una installazione che registra l’immagine della propria voce.
  • “Interactive T.V.” a cura di CSELT, un tentativo di prefigurare la televisione ‘non passiva’ attraverso esperienze scientifiche e musicali condotte da personaggi virtuali che interagiscono con i visitatori.
  • “La Scomparsa delle Telecomunicazioni” una provocatoria riflessione sulla pervasività delle tecniche di comunicazione a cura di Roberto Saracco, Michela Billotti e Margherita Penza.
  • “ImmagineRete”, un’installazione-laboratorio con il coinvolgimento del pubblico sulla comunicazione via rete che evoca le parolibere futuriste. Segni, immagini e testo prefigurano una comunicazione sulla rete come potrebbe essere domani.

Ars Lab: http://www.arpnet.it/arslab/

L'autore

  • Redazione Apogeonline
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