La Yamaha Motor, il secondo fabbricante mondiale di motociclette, ha annunciato di voler sviluppare per la prima volta al mondo pile a combustibile per motocicli di piccola cilindrata.
“Stiamo raccogliendo i risultati delle prove realizzate su una motocicletta che si muove con pile a combustibile – ha spiegato in conferenza stampa il direttore della Yamaha – Ma penso che ci vorranno molti anni prima di avere un ritorno di investimento, anche dopo la commercializzazione, perché il prodotto sarà troppo caro per i consumatori”.
La pila a combustibile permette di convertire direttamente l’energia chimica in energia elettrica a bassa tensione, senza che intervenga il ciclo di combustione e termodinamico.
L’energia elettrica è prodotta, infatti, a partire da una reazione di ossidazione controllata, mettendo in attività il combustibile, generalmente idrogeno, metanolo o un idrocarburo.
La pila a combustibile era stata inventata nel 1839 dall’inglese William Grove e produce reazione tra la molecole di idrogeno (H2) e quella di ossigeno dell’aria (O2) e il solo scarto è il vapore acqueo (H2O).
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