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La webtv che insegna a raccontare Legnano

17 Giugno 2011

La webtv che insegna a raccontare Legnano

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Dallo stadio alla città, sei persone provano a portare online la vita della comunità brianzola

Stefano Branca ha trentatre anni e fa il tecnico programmatore di impianti televisivi negli alberghi della Brianza. Per passione programma anche la sua personalissima tv sul web. Così Stefano nel tempo libero videoracconta gli eventi in città, l’attualità, la cronaca. Stefano in realtà ha iniziato le trasmissioni della sua Legnano web tv come dattilografo allo stadio. Proprio come dattilografo. Correva l’anno 2008 e Stefano non portava la telecamera con se’ nello zainetto ma il taccuino, costretto a irradiare sulla sua web tv solo le trascrizioni testuali delle azioni sportive del Legnano Calcio.

Così il canale è stato per molto tempo un teletext per aggirare i regolamenti sportivi incompleti (e un po’ miopi). «Siamo stati costretti a trascrivere le azioni dal campo di calcio del mio Legnano, non avevamo i permessi per le riprese». Però duecentocinquanta appassionati lo hanno seguito online, leggendo ciò che scriveva. Oggi Legnano web tv ha abbandonato il calcio e si occupa di ciò che accade in città Da agosto 2008 a oggi quasi duemila video sono stati caricati nella piattaforma, che ha anche un canale attivo su YouTube.

Che tipo di programmazione avete?

Quasi quotidiana: in questo periodo poi c’è il Palio cittadino, noi lo abbiamo seguito minuto per minuto. La piattaforma è nuova e maggiormente integrata con tutti i social network

La squadra da chi è composta?

Siamo in sei, più tanti altri collaboratori. La web tv sta lasciando il segno in città, una comunità di sessantamila abitanti. Di media facciamo cinquemila accessi mensili, questo mese però abbiamo fatto un boom con quasi diecimila utenti.

Partecipazione attiva degli utenti. In che modo la promuovete?

Ci crediamo moltissimo. Chi ci segue può votare i video e può contribuire a costruire il palinsesto. La nostra micro web tv è aperta anche a contributi dei cittadini, ci arrivano tante fotografie che documentano la città, soprattutto i problemi.

Quali sono i video che maggiormente trattate?

Promuoviamo molti videclip musicali realizzati dai giovanissimi. Abbiamo anche una rubrica che si chiama “Rockumentary” nella quale realizziamo video e interviste a band emergenti.

Siete nati con lo sport. Resta nel vostro cuore?

Nel cuore e nella programmazione, direi! Seguiamo il volley: ogni  due settimane videoraccontiamo le gesta della squadra femminile di B2 GS Focol, documentando le partite casalinghe e realizzando le interviste del dopo-partita. Cerchiamo di coprire le partite anche in trasferta. Chiavetta Internet portatile, piattaforma Livestream e due telecamere i nostri ingredienti per la diretta. In città d’altronde abbiamo un’ottantina di società sportive e non c’è nessuno che ne parla.

L’esperienza che vi ha reso orgogliosi della vostra attività?

Attualmente siamo impegnati in un corso di alfabetizzazione del video in una scuola cittadina, abbiamo realizzato con i ragazzi un documentario sulla storia della battaglia di Legnano. Questo significa per noi fare scuola adottando le nuove tecnologie.

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