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La UE verso l’armonizzazione delle regole in materia di servizi finanziari online

18 Maggio 2001

La UE verso l’armonizzazione delle regole in materia di servizi finanziari online

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Entro il 2005 dovrà essere definito il sistema legislativo e regolamentare per la disciplina del commercio elettronico nel settore dei servizi finanziari. È necessario, secondo la Commissione europea, potenziare i sistemi di controllo per rafforzare la fiducia degli utenti.

Con una comunicazione pubblicata recentemente, la Commissione europea ha definito le linee giuda del suo programma di armonizzazione e incremento dell’utilizzazione dei servizi finanziari on line.

L’obiettivo da realizzare entro il 2005 è il rafforzamento della legislazione e dei sistemi di controllo, in modo da favorire lo sviluppo del commercio elettronico nel settore dei servizi finanziari, aumentando contestualmente la fiducia dei consumatori.

Nella Comunicazione è indicata l’opportunità di definire il tipo di misure necessarie per assicurare lo sviluppo di un mercato integrato per i servizi finanziari, sia nel caso che questi servizi vengano forniti off line, sia che vengano forniti on line.

Sono tre, infatti, le principali finalità della Commissione: la creazione di un quadro legislativo coerente, il rafforzamento della fiducia dei consumatori e il potenziamento dei sistemi di controllo.

In nuovi interventi legislativi e regolamentari – che dovranno essere il risultato di una lunga serie di consultazioni tra la Commissione e gli Stati membri – potranno condurre ad un’armonizzazione delle disposizioni nazionali per la protezione dei consumatori e degli investitori, garantiranno la libera circolazione dei servizi finanziari e accresceranno la sicurezza dei pagamenti via Internet.

In tema di controllo preventivo, inoltre, dovrà essere innanzitutto rafforzata la cooperazione tra gli organismi di sorveglianza.

Il principio adottato dalla Commissione è quello in base al quale le regole commerciali applicabili alle vendite e agli acquisti transfrontalieri di servizi finanziari devono essere quelle dello Stato nel quale si trova il prestatore di servizi (vale a dire il paese d’origine).
Dovranno perciò essere garantite uguali condizioni di concorrenza tra il commercio elettronico e le tradizionali forme di vendita a distanza.

La Commissione ha anche pubblicato una lista delle questioni (FAQ) che più frequentemente vengono sollevate in materia di commercio e servizi on line, compilata sotto forma di domande e risposte.

In particolare, i quesiti più numerosi sono quelli che riguardano l’ambito di applicazione della direttiva sul commercio elettronico – adottata l’8 giugno 2000 – e i suoi rapporti con le regole in materia di servizi finanziari.

In merito alla riconosciuta necessità di far aumentare la fiducia dei consumatori in relazione alle transazioni via Internet, la Commissione ha ricordato che, già da qualche tempo, è operativa una rete transeuropea per la risoluzione extragiudiziale delle controversie concernenti i servizi finanziari. La rete, FIN-NET, consente, infatti, di definire le liti transfrontaliere in maniera rapida, efficace e poco costosa (sull’argomento, si veda l’articolo pubblicato, in questa sezione, il 26.2.01)

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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