l luglio del 2003, non sono piaciute agli Stati Uniti, ma la Commissione Europea ha detto che risolvono quello che l’Unione vede come uno svantaggio competitivo. “Do il benvenuto alla decisione di adottare queste direttive sull’Iva applicata ai prodotti digitali”, ha dichiarato Frits Bolkestein, membro della Commissione. “Rimuovono il serio handicap competitivo con il quale sono attualmente confrontate le società dell’UE: Unione Europea se paragonati ai fornitori di servizi digitali non-UE sia quando esportano nei mercati mondiali sia quando vendono ai consumatori europei”.
Le leggi americane sono state concepite proprio per promuovere l’e-commerce, prevedono che gli scambi commerciali on line per prodotti digitali non vengano tassati.
Le società statunitensi che vendono questi servizi via Internet dal luglio del prossimo anno dovranno essere registrate in uno degli stati membri e gli verrà richiesto il pagamento dell’Iva in vigore per quel paese su tutte le transazioni Internet alle quali può essere applicata. Lo stato membro distribuirà poi le tasse raccolte agli altri paesi, sulla base di dove vengono effettivamente fatte le vendite.