Consumers International, consorzio di consumatori di 239 Paesi, ha lanciato un appello per l’implementazione di linee-guida a livello mondiale a tutela degli acquirenti online. Ciò a seguito di un sondaggio condotto dall’organizzazione: ordinando 151 prodotti diversi da un totale di 17 siti di e-commerce, si è ricavato che i dati forniti su tali prodotti si sono dimostrati abbondantemente insufficienti.
Inoltre, circa un decimo degli articoli ordinati e pagati non sono mai giunti a destinazione. In due casi, ci son voluti ben cinque mesi per ottenere il conseguente rimborso. Infine, quasi la metà dei prodotti (il 44 per cento) sono stati consegnati privi di ricevute, mentre il 73 per cento dei siti era sprovvisto degli specifici termini contrattuali e un quarto non forniva indirizzo societario nè numero telefonico.
Consumers International chiede quindi che gli organismi internazionali preposti ignorino le pressioni dell’industria dello shopping online, finalizzate a ritardare e/o impedire l’introduzione di precisi standard a tutela dei consumatori nell’ambito del commercio elettronico.
Maggiori informazioni: http://www.oneworld.net/consumers/