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La terra mentre brucia, una web tv denuncia

27 Maggio 2011

La terra mentre brucia, una web tv denuncia

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Da tre anni alcuni cittadini campani dotati di videocamera documentano i roghi abusivi tra Napoli, Casera e Benevento. «Abbiamo cominciato per disperazione», dice Angelo Ferrillo

«Ennesimo scempio a Giugliano. I nostri ragazzi sul posto testimoniano: stanno bruciando bidoni sospetti, centinaia di copertoni, Eternit e altro ancora. Tutto questo finirà sulle nostre tavole e nei nostri polmoni. Questi sono fatti di una gravità ineccepibile. Eppure si continua come se nulla fosse». Il grido d’allarme è postato sulla micro web tv Terra dei Fuochi. E mentre leggerete questo pezzo almeno altri dieci focolai saranno accesi. Tutti di origine dolosa. Tutti estremamente pericolosi per l’ambiente e per l’uomo. Sono contati con perizia quasi matematica da Angelo Ferrillo, trentaquattrenne informatore medico e videomaker per passione.

Angelo – insieme a migliaia di cittadini – vive da tempo questa tragedia in prima persona. Tre anni fa ha deciso di imbracciare una telecamera e di denunciare questa pratica criminale che si registra nell’hinterland napoletano e che si spinge talvolta fino a Caserta e Benevento. Così Angelo, col contributo di tanti vicini, ha acceso Terra dei fuochi, portale di videodenuncia degli incendi e roghi abusivi del napoletano. L’Italia dell’emergenza continua che non merita più neanche uno spazio nelle notizie brevi dei quotidiani è quella che ogni giorno vede bruciare la sua terra. Un’Italia illuminata solo dal fuoco degli incendi abusivi appiccati in ogni angolo e ora denunciati da questa coraggiosa micro web tv.

Perché hai deciso di accendere questa micro web tv?

Per disperazione, per far conoscere questo dramma. Qui c’è una terra che brucia ogni giorno tra l’indifferenza dei media e uno Stato che non detiene il controllo del territorio. Così con Terradeifuochi.it abbiamo documentato anche venti roghi contemporanei.

Come sta andando l’esperienza?

Su Terradeifuochi.it è possibile guardare i video realizzati dai cittadini-videomaker: solo nel primo anno il sito ha registrato in media 200.000 utenti unici e un centinaio di filmati uploadati.

Da quando videodenunciate i roghi è cambiato qualcosa?

Direi di sì, il progetto di denuncia è diventato utile anche alle forze dell’ordine. Ci sono circolari in cui si riporta chiaramente il nome del portale

Ci racconti meglio questo abuso?

La pratica criminale di smaltire i rifiuti speciali bruciandoli va avanti da molti, troppi anni. Lo abbiamo documentato tutti i giorni, con foto e video, denunciando questo scempio a ogni organo incompetente. Da quando abbiamo cominciato sono trascorsi quasi tre anni. Tuttavia, senza che nulla sia cambiato realmente. Oggi inizia un’altra stagione di roghi, fumi tossici e chissà quanti altri veleni. Si continua, come se nulla fosse. Sempre negli stessi luoghi.

Chi sono i carnefici di questa mattanza ambientale, che però crea problemi seri anche alla salute dei cittadini?

Ci sono una pluralità di responsabili e di interessi connaturati al problema. I carnefici hanno nomi differenti: si va dal piccolo contadino all’imprenditore locale che vuole smaltire abusivamente i materiali industriali

“Documenta anche tu, invia video e foto”, questo è il messaggio che lanci ai tuoi concittadini. Perché?

Molti non immaginano l’entità del problema, i danni che stiamo subendo e le gravi conseguenze per la salute. Allertiamo le istituzioni e informiamo tutti.

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