In questi giorni si festeggiano i 100 anni della telefonia mobile. Il cosiddetto «telefono trasportabile» è stato brevettato infatti nel 1908 dall’agricoltore statunitense Nathan Stubblefield. Ai tempi il dispositivo non vantava certamente un design ricercato: l’unità principale era costituita da un semplice trasmettitore, collegato a una rete di cavi.
Stubblefield sfruttò la sua passione per l’induzione elettromagnetica e, senza conoscere il lavoro di Edison, Morse e Bell, in circa dieci anni riuscì a realizzare il primo prototipo funzionante. Purtroppo la sua invenzione non ebbe successo e venne così abbandonato da ogni finanziatore.
Solo nel 1928, a pochi mesi dalla morte dell’inventore, un docente di una scuola di giornalismo decise di realizzare una biografia su Stubblefield. Tutti i dettagli degli studi e delle sue invenzioni entrarono così nella leggenda, consacrando alla storia la parabola del padre della telefonia mobile.