Ammetto che Winnetka, come esempio, sia un ambito ristretto. Eppure una sua biblioteca ha una storia interessante da raccontare, o almeno una storia in più delle migliaia e migliaia che qualsiasi biblioteca conserva in quanto tale.
Pochi mesi fa, racconta Winnetka Talk, la biblioteca di Winnetka-Northfield ha lanciato la propria app per iOS e per Android. Fino a qui niente di speciale; hanno una app i servizi bibliotecari del Politecnico di Milano, per esempio. Poi però si è verificata una evoluzione:
In recent months, staff at the library had noticed an increase in patrons bringing in their own eReader devices. With that came more and more people asking how to use the readers and download books.
A un certo punto la biblioteca ha iniziato a organizzare gli app-ternoon, pomeriggi di formazione sull’uso delle app e dei lettori di ebook. Entrando si vedono sui tavoli iPad a disposizione dei visitatori. Il patrimonio elettronico della biblioteca è giunto a sedicimila tra ebook e audiobook.
E poi è utilizzabile Mango Mobile Library Edition, uno strumento per imparare lingue straniere, con una scelta di trentaquattro alternative.
Secondo la American Library Association il sette percento delle biblioteche dispone di app proprie, il 76 percento offre ebook e il 39 percento mette a disposizione lettori di libri elettronici.
Ci sono dubbi verso dove vadano i libri e le biblioteche? Uno ne ho: le mappe di Google non danno percorsi dall’Italia a Winnetka.